In una recente intervista, Angelo e Angela dei Ricchi e Poveri hanno spiegato di prendere una pensione da 1.000 euro, ma l’elenco dei vip che prendono queste cifre è davvero lungo.
Tredici festival di Sanremo, un primo posto e due seconde posizioni, con brani che hanno fatto epoca come “La prima cosa bella” e “Che sarà”, 22 milioni di dischi venduti nel mondo, secondo gruppo italiano in assoluto, dietro ai Pooh. Basterebbero queste cifre per spiegare il fenomeno Ricchi e Poveri, che – dopo la morte di Franco Gatti – non sono riusciti nell’intento di far rientrare in pianta stabile Marina Occhiena.
Così, sono rimasti solo loro due, Angelo e Angela, amici dal 1967, ovvero da quando vennero lanciati sul mercato discografico, scoperti da Fabrizio De André e poi sdoganati definitivamente da Franco Califano. Una storia lunga quasi sessant’anni e iniziata quando Angelo Sotgiu faceva l’operaio e Angela Brambati era una benzinaia. Una storia forse irripetibile nella musica leggera italiana. Quasi leggendaria.
Non solo i Ricchi e Poveri: la misera pensione di molti vip
La loro ultima partecipazione a Sanremo, con “Ma non tutta la vita”, non è stata fortunatissima e quello della coppia di cantanti non è tra i brani più ascoltati su Spotify. Ma le notizie meno gradite – per i Ricchi e Poveri – sembrano arrivare dall’INPS: lo hanno rivelato loro in un’intervista al Messaggero e a quanto pare non sono gli unici ad avere una misera pensione, pur avendo lavorato per tutta la vita nel campo della musica e dello spettacolo.
Angelo e Angela hanno infatti rivelato rispetto alla loro pensione: “Rispetto a quanto abbiamo versato prendiamo poco. Un migliaio di euro”. E la loro lamentela si aggiunge a quella di tanti altri: qualche anno fa, era stato il settimanale Spy a intervistare alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. Era così emerso che il coreografo Enzo Paolo Turchi prendeva 740 euro di pensione, un po’ meglio andava a Giucas Casella, che arrivava a 800 euro.
Di mille euro è poi la pensione di Simona Izzo, così come quella di Alvaro Vitali, mentre stando a sentire Maria Teresa Ruta, la sua si fermerebbe sotto ai 300 euro. La fortuna di questi personaggi sono ancora oggi le ospitate e la possibilità che hanno di poter ancora lavorare, come dicono i Ricchi e Poveri, “finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste”.
C’è chi non ha nemmeno la pensione, ma usufruisce della legge Bacchelli
Ci sono poi personaggi illustri che beneficiano di un vitalizio, in base alla cosiddetta legge Bacchelli, perché una volta anziani hanno avuto difficoltà economiche molto serie. In passato ne hanno beneficiato ad esempio Alida Valli, Salvo Randone, come attori, lo sciatore Zeno Colò e l’eroe di guerra Giorgio Perlasca. Ne ha usufruito, poco prima di morire, il regista Giuseppe Ferrara.
Sembra invece che lo stesso beneficio sia stato rifiutato dal grande campione di ciclismo, Gino Bartali, dall’attrice Laura Antonelli, e persino da Franco Califano. Oggi l’elenco dei beneficiari è lungo e ritroviamo ad esempio Wilma Goich, che riceve il vitalizio da un paio di anni, Gianni Pettenati, famoso per il suo tormentone “Bandiera Gialla”, e gli scrittori Gavino Ledda, conosciuto per il suo “Padre padrone”, e Aldo Nove.