Addio alla giovane attrice: l’ha uccisa un male incurabile

“Ti ricordo con il tuo sorriso e piena di energia”, questo uno dei tanti messaggi per ricordare la giovane attrice e maestra, uccisa da un male incurabile.

Sulla sua bacheca Facebook, tra i tanti messaggi, il più recente è di un amico che la saluta con queste parole: “Addio alla giovane attrice: l’ha uccisa un male incurabile”. In tanti non ci credono ancora che Martina Mansueto, 42 anni da compiere, se ne sia andata così, scomparsa a causa di un tumore che l’ha strappata agli affetti più cari, in primis quello del marito Simone, dei genitori, di fratelli e sorelle, dei suoceri e anche della nonna Francesca.

Originaria della provincia di Arezzo, Martina Mansueto da qualche tempo si era trasferita a Brà, nel cuneese, proprio per amore di Simone, l’uomo della sua vita. In prima linea per i diritti civili, la giovane donna era molto attiva sul fronte contro la violenza di genere, ma soprattutto era un’attrice, grandissima appassionata di teatro.

La passione e l’amore per il teatro di Martina Mansueto

martina mansueto
Chi era Martina Mansueto (Spraynews.it)

Martina Mansueto aveva radici profonde in Toscana, dove aveva iniziato la sua formazione teatrale: diplomata dell’Accademia Teatrale di Firenze, aveva poi approfondito i suoi studi, dedicandosi appunto con passione al teatro. Tra i suoi insegnanti, nomi davvero importanti come Michael Margotta per l’analisi degli script e il training sensoriale, Dmitrij Bogomolov per il training psicofisico, Danny Lemmo per il lavoro sensoriale.

Aveva anche avuto la possibile di frequentare un laboratorio con Yves Lebreton, il grande maestro del mimo corporeo. Nel 2014, si era occupata dell’ex manicomio femminile di Arezzo, dai cui studi era nato il testo teatrale intitolato “La donna che si innamorò di un soffio”. Negli anni, aveva anche lei stessa tenuto laboratori, dedicati sia agli adulti, anche con problematiche importanti, che ai bambini.

All’attività di recitazione e insegnamento teatrale, aveva affiancato quella di attrice per cortometraggi, film indipendenti e serie tv. Tra questi, “Ti proteggerò” dell’attore Daniele Di Stefano, all’esordio da regista. Era anche stata consigliere provinciale ad Arezzo e una volta trasferitasi nel cuneese aveva praticato la professione di insegnante elementare. Una perdita immensa, la sua per quanti l’hanno conosciuta e stimata in questi anni.

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