Adriano Celentano potrebbe tornare a Sanremo 2024 per omaggiare Toto Cutugno con “L’italiano”

Secondo le voci, il molleggiato starebbe pensando di salire sul palco dell’Ariston per cantare il brano che l’amico aveva scritto per lui

Tra le tante indiscrezioni che iniziano a trapelare sulla prossima edizione del Festival di Sanremo 2024, ce n’è una che sta tenendo con il fiato sul collo i nostalgici della grande musica italiana. Infatti, secondo Roberto Alessi, direttore della rivista Novella 2000, sembrerebbe che Adriano Celentano stia pensando di tornare sul palco dell’Ariston per cantare L’italiano come sentito omaggio all’amico di lunga data Toto Cutugno, scomparso il 22 agosto scorso dopo una lunga malattia.

A detta dei rumors, Adriano Celentano, che vanta cinque partecipazioni a Sanremo, vinto nel 1970 con il brano Chi non lavora non fa l’amore, in coppia con la moglie Claudia Mori, tornerebbe all’Ariston dopo più di dieci anni. Infatti, la sua ultima apparizione al Festival risale nel 2012, quando, invitato da Gianni Morandi come ospite in due serate, incantò il pubblico con alcuni dei suoi brani più famosi. Tuttavia, il suo grande ritorno a Sanremo fu segnato da molte polemiche in merito al suo lungo monologo – circa 50 minuti in totale, riassumibile in una accesa critica ai preti, ai frati e a tutto il mondo cattolico.

Questa volta, però, se Amadeus decidesse di coinvolgere il molleggiato nella realizzazione del Festival di Sanremo 2024, c’è da immaginare che il cantautore si dedichi esclusivamente al commosso ricordo di Toto Cutugno, dedicando all’amico la sua canzone immortale.

Cutugno, Celentano e “L’italiano”

“Tu insistevi perché io incidessi ‘L’italiano’… il brano era davvero Forte!!! Ma ciò che più di tutto mi frenava era proprio la frase più importante: ‘Io sono un italiano vero’… E io sentirmi pronunciare: ‘Sono un italiano vero’ mi sembrava di volermi innalzare. Lui non credeva alle sue orecchie: ‘Ma non capisci che è proprio questo il punto, io l’ho scritta pensando a te, perché tu sei davvero un italiano vero’. ‘Sì lo so’, gli dissi io, ‘però non mi va di dirlo io…’. Non sempre, ma a volte la troppo scrupolosità si può trasformare in una cazzata mondiale. Però nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu! Eri e rimarrai, un grande indimenticabile! Ti voglio bene”

Con queste parole Adriano Celentano aveva omaggiato attraverso un post Instagram il grande amico Toto Cutugno in occasione della sua triste scomparsa. Si trattava di un aneddoto, diventato ormai piccolo cimelio della storia della musica italiana, su cui lo stesso Cutugno aveva scherzato nel corso degli anni. L’italiano, quella canzone che aveva segnato il suo successo, non solo in Italia, ma in tutta Europa, non avrebbe nemmeno dovuto cantarla lui. Ma il destino, a volte, orchestra dei disegni impensabili – e vincenti.

Dal canto suo, Toto Cutugno era sempre stato convinto che L’italiano sarebbe stata un successo e aveva cercato con tutto sé stesso di convincere Celentano a cantarla. “Non ho dormito tutta la notte pensando al successo che faremo, tu come interprete, e io come autore”, rivelò all’amico e collega. Ma il “molleggiato” non se la sentiva. Pensava di passare per un arrogante nel definirsi “un italiano vero” e declinò l’offerta. Per fortuna, Cutugno non si arrese e, anzi, su consiglio di Gianni Ravera, uno degli organizzatori di Sanremo, decise di dare voce in prima persona alle sue parole, tornando sul palco del teatro Ariston nel 1983. Sebbene non salì nemmeno sul podio, fermandosi al quinto posto della classifica, Cutugno si guadagnò il consenso della giuria popolare, per poi diventare un idolo indiscusso delle classifiche in tutta Europa.

Non è un caso che, nella sua ultima apparizione a Sanremo nel 2013– sedici partecipazioni totali, di cui tredici come concorrente in gara – Cutugno abbia deciso di intonare proprio L’italiano, accompagnato dal Coro dell’Armata Rossa, corpo militare russo. Un episodio che fece discutere, ma che è simbolo dell’importanza che Cutugno e L’italiano abbiano assunto nella storia della musica e dell’identità del nostro Paese.

Non ci resta quindi la speranza che Adriano Celentano decida di omaggiare il compianto amico intonando le parole che erano state pensate per la sua voce, in un omaggio postumo degno di rimanere negli annali del Festival di Sanremo.

Sanremo 2024: i possibili cantanti in gara

Per il momento, il ritorno di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2024 è solo un’ipotesi per alcuni e un sogno per molti altri. Infatti, Amadeus, giunto alla sua quinta e ultima edizione da direttore artistico della kermesse, non ha ancora rilasciato notizie in merito al programma dell’anno prossimo. Ovviamente, non mancano indiscrezioni e supposizioni in merito ai possibili concorrenti in gara.

Secondo alcune previsioni, Amadeus vorrebbe lasciare il palco a diversi giovani musicisti della scena rap e trap italiana, come Tedua, Geolier e Bresh. Inoltre, sarebbe in lizza a partecipare al Festival 2024 anche Matteo Paolillo, reduce dal successo della canzone O Mar For, sigla dell’omonima serie di Raidue.

Nella lista del “toto nomi” di Sanremo 2024, si annoverano però molti altri artisti, tra debutti e grandi ritorni. In molti, infatti, vociferano sulla possibile partecipazione di volti molto noti al Festival come Gigi D’Alessio, Andrea Bocelli, Diodato, Emma Marrone, Ermal Meta e Irama. Inoltre, i rumors vogliono anche il grande debutto all’Ariston di Cesare Cremonini: il cantautore si è esibito solo come super ospite nell’edizione del 2022, con un medley dei suoi brani più famosi, aggiudicandosi una meritatissima standing ovation. Ma, previsioni permettendo, sappiamo tutti che gli unici cantanti che vogliamo tornare a vedere a Sanremo sono solo loro: i Jalisse.

Scherzi a parte, sembrerebbe avere le idee chiare Elettra Lamborghini. La cantante, già salita sul palco dell’Ariston nel 2020 con Musica (e il resto scompare), ha rivelato in una recente intervista che avrebbe in riserva “un brano talmente bello” che potrebbe addirittura portare a Sanremo. Non solo, Elettra ha anche ammesso che uno dei suoi più grandi desideri sarebbe condurre la kermesse: “Se è vero che sogno di condurre il Festival di Sanremo? Mi piacerebbe. Mi aspetto sempre di più dalla mia carriera. Ma prima di arrivare a condurre potrei iniziare come spalla. Mi piace sognare in grande, ma preferisco fare le cose bene. Si comincia sempre dal basso”.

Insomma, visto che Amadeus appenderà il titolo di direttore artistico al chiodo dopo la sua quinta edizione, magari quella di Elettra potrebbe essere vista come una vera e propria candidatura alla Rai. Ma forse, l’Ariston non è ancora pronto per ballare insieme alla regina del twerk italiano!