Affittacamere in nero: ecco come mai devi prestare assolutamente attenzione, intensificati i controlli anche sulle piattaforme digitali tutte le novità.
Il tema dell’evasione degli affittacamere e di alcuni Airbnb, è molto discusso, infatti quando si vuole affittare la propria casa bisogna essere a conoscenza di ciò che si deve fare per seguire le regole. Affittare una casa infatti, è una cosa seria che deve seguire alcune norme in materia di adempimenti fiscali, se ciò non viene fatto i rischi sono parecchi.
Bisogna prima di tutto distinguere l’affitto occasionale da quello imprenditoriale, infatti la locazione turistica riguarda gli immobili arredati e senza servizi centralizzati, il periodo non deve essere inferiore a sette giorni e non deve superare i tre mesi. Se l’attività invece non è svolta in maniera occasionale, e si stanno affittando tre o più case, l’attività potrebbe rientrare nella forma imprenditoriale. In questo ultimo caso sarà necessario procedere con una serie di cautele specifiche, bisognerà infatti procedere con la dichiarazione dei canoni percepiti nel modello unico.
Se la locazione turistica, ha una durata inferiore ai 30 giorni e il contribuente non ha l’obbligo di registrare il contratto d’affitto, tuttavia se il periodo di affitto supera un mese le cose cambiano. Oltre a dover registrare il contratto all’agenzia delle entrate, e a pagare l’imposta di registro attraverso F24 il locatore dovrà anche procedere alla denuncia all’autorità di pubblica sicurezza. Dovrà farlo entro 48 ore dall’avvio del rapporto, allegando anche il permesso di soggiorno di soggiorno in caso in cui il cittadino sia extra comunitario.
Dunque potremmo affermare che affittare una casa per meno di 30 giorni è molto più semplice che affittare una casa a lungo termine. Nel caso in cui si affittasse una casa per oltre 30 giorni, e non si registrasse il contratto, si commette un’evasione fiscale ciò implica l’applicazione di sanzioni. Se si procede con la registrazione tardiva, le sanzioni da pagare potrebbero essere ridotte entro 30 giorni.
Procedendo con la registrazione in ritardo, la sanzione sarà pari al 6% più gli interessi di mora più l’imposta dovuta con un minimo di 20 €, chiaramente più si andrà avanti con il tempo, meno la sanzione sarà ridotta. Ad esempio dopo un anno la sanzione sarà pari al 17,14%, più gli interessi moratori e le imposte dovuti. Oltre i due anni la sanzione sarà pari al 20%.
Una sanzione più pesante inoltre è prevista anche nel caso in cui oltre a non esserci la registrazione del contratto, non ci saranno neppure la dichiarazione dei redditi conseguiti mediante gli affitti. Il proprietario della casa infatti, rischia di ricevere una richiesta di pagamento con una sanzione dal 60% al 120% dell’imposta evasa. In caso di omessa indicazione del canone nella dichiarazione dei redditi con un minimo di 200 € e del 90% 180%.
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