Agenzia delle Entrate, difformità degli scontrini: cosa devi fare se non vuoi rischiare grosso

I problemi che possono derivare dalla difformità riscontrata negli scontrini dall’Agenzia delle Entrate, come agire per risolvere.

Notizie preoccupanti per migliaia di contribuenti ai quali l‘Agenzia delle Entrate sta inviando delle lettere di compliance, degli inviti cioè a verificare la loro posizione fiscale e regolarizzare eventuali errori. Si tratta quindi di avvisi bonari che segnalano delle difformità nei dati relativi agli scontrini fiscali.

Infatti secondo l’Agenzia stanno emergendo numerose difformità tra documenti fiscali emessi e dati riscontrati con l’invio delle comunicazioni via POS. Il Fisco aveva già invitato, con un messaggio specifico sul sito istituzionale,  i contribuenti a sanare e regolarizzare le proprie posizioni nel caso in cui il terminale di pagamento abbia registrato degli incassi maggiori rispetto agli scontrini emessi nel corso dell’anno 2022.

Come intervenire in caso di errori nella comunicazione dell’Agenzia delle Entrate

Queste le comunicazioni inviate dall’Agenzia, ma che, come segnalano molti contribuenti, presentano degli errori nei dati riportati. Per questo i titolari di partita iva devono controllare le cifre dei pagamenti elettronici ricevuti al mese, ma che non risultano negli scontrini. Si potrebbe trattare di un errore del sistema di calcolo del Fisco durante l’incrocio dei dati.

comunicazioni Agenzia Entrate sugli scontrini fiscali
Verificare gli scontrini emessi, per evitare disguidi – spraynews.it

Molte irregolarità sarebbero state ripetute per diversi mesi, aumentando gli importi da sanare. Ma l’irregolarità potrebbe essere assente, in tal caso il contribuente deve richiedere chiarimenti all’Agenzia e giustificare dati alla mano le eventuali difformità emerse, ma inesistenti. Si parla quindi di disguidi su difformità temporali, come ammesso dall’Agenzia delle Entrate stessa.

Sarà il Fisco stesso, nel caso si riscontrasse che difformità segnalata non esiste, ad annullare le lettere inviate, tramite una comunicazione che invalida quelle contenenti informazioni errate. Ma nel caso invece le lettere di compliance fossero corrette? In tal caso al contribuente non resta che regolarizzare la propria posizione con sanatoria degli scontrini, per le irregolarità commesse fino al 31 ottobre 2023.

Con la sanatoria per gli scontrini non emessi si evitano problemi seri, compresa la sospensione della licenza dell’attività nei casi più gravi. Altrimenti si può sfruttare la procedura di ravvedimento operoso, con uno sconto sulla sanzione, calcolata sul periodo in cui è avvenuta l’irregolarità. In altre parole, prima si effettua il ravvedimento operoso, minore è la somma che deve essere versata all’agente riscossore.

Il pagamento della sanzione dovuta all’Agenzia delle Entrate può avvenire semplicemente mediante il modello F24, indicando gli appositi codici di versamento  e recandosi presso gli uffici postali con assegni o carta Postamat o gli sportelli bancari dotati di terminali elettronici tramite carta Pagobancomat.

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