Tra i nuovi progetti che si preparano ad arrivare sulla piattaforma c’è Supersex una serie biopic, in cui nei panni della star del porno compare il volto storico di “Suburra”
“Se non avessi fatto il porno oggi sarei o il prete, che mia madre ha sempre sognato, o cantoniere come mio padre”. Con queste parole Rocco Siffredi, divo del cinema porno, cui ha preso parti nelle vesti di attore prima e regista poi, commentava la sua carriera, fatta di successi, ma anche di tanti pregiudizi. Una vita che ora verrà raccontata in 7 episodi. Tanti quanti quelli che compongono Supersex, la nuova attesissima – e già chiacchieratissima – serie Netflix, in arrivo sulla piattaforma il prossimo autunno. A interpretare il pornodivo è un altro popolare volto televisivo e cinematografico italiano, apprezzato da pubblico e critica: Alessandro Borghi.
L’attore, reso celebre dal personaggio di Aureliano in Suburra e consacrato dal suo ruolo ne Le otto montagne, tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, assume i controversi panni di Rocco Siffredi, un uomo che ha scalato il mondo dell’hard, diventandone uno dei volti più famosi al mondo. Supersex, prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay, è stata creata e scritta da una donna, Francesca Manieri, mentre la regia degli episodi è stata affidata a Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni.
La serie, le cui prime immagini sono state al centro dell’evento Netflix See What’s Next, svoltosi a Roma per presentare i nuovi arrivi sulla piattaforma, annovera accanto ad Alessandro Borghi anche Jasmine Trinca, Adriano Giannini e Saul Nanni e Gaia Messerklinger.
Alessandro Borghi è Rocco Siffredi in Supersex
Tutti scalpitano per vedere Alessandro Borghi, uno degli attori più quotati del panorama italiano, interpretare il pornodivo più famoso di sempre, entrando in una veste provocatoria, quella di Rocco Siffredi, per ripercorrerne i passi che l’hanno portato sulla vetta del cinema hard. I 7 episodi di Supersexinfatti racconteranno ai telespettatori una storia, liberamente ispirata alla vicenda reale, di un uomo che ha rotto qualsiasi schema per entrare in un mondo fatto di tanti pregiudizi, ma non per questo meno intrigante. E la domanda che si fanno tutti è una sola: quanto oserà spingersi oltre la serie scritta da Francesca Manieri?
A rivelare alcune indiscrezioni su Supersex è stato proprio Borghi, il quale, intervistato da Gianluca Gazzoli nel suo podcast, ha rivelato di avere girato oltre 50 scene spinte in quasi 100 giorni di riprese. Sicuramente, una delle fatiche più grandi della carriera dell’attore, che si è molto confrontato con Siffredi per riuscire a comprendere meglio l’uomo celato dietro il volto di divo. Ma soprattutto, per capire il modo giusto di interpretare le scene più intime, senza imbarazzi e senza scendere nella banale volgarità. Fondamentale, a detta di Borghi, l’intesa perfetta con i colleghi di set, con i quali è riuscito a creare un’atmosfera di lavoro serena e professionale, senza il rischio di fraintendimenti o vergogna.
L’uomo e il porno divo
Perché Supersex vuole andare oltre la patina di eccesso e vizi che circonda il mondo del porno, raccontando una vicenda di vita – e di fama – sempre sulla bocca di tutti, ma mai conosciuta fino in fondo.
A spiegare il progetto dietro la nuova serie Netflix è stata proprio la sua creatrice, Francesca Manieri: “Supersex è la storia di un uomo che ci mette 7 puntate e 350 minuti a dire ti amo, ad accettare che il demone che ha in corpo sia conciliabile con l’amore. Per farlo deve mettere a nudo l’unica parte di lui che non abbiamo mai visto: la sua anima. Supersex parla di oggi, parla di noi. Cosa vuol dire essere maschi? Siamo ancora capaci di conciliare la sessualità e l’affettività? Queste le domande che come un caleidoscopio si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato”.
In un mondo in cui la sessualità – e la mascolinità – oscilla tra la perversione e i tabù, Supersex vuole rompere il circolo vizioso e sfatare ogni pregiudizio. Infatti, la serie che sarà resa disponibile, non si concentrerà solo sui turbolenti primi anni della carriera di Rocco Siffredi, fino alla sua consacrazione nell’industria del porno. La storia offre una prospettiva inedita sul passato del porno attore. Iniziando dagli anni della sua infanzia e i rapporti con la famiglia, analizzando fino in fondo il suo rapporto con l’amore e il contesto che lo ha portato a intraprendere la strada della pornografia. Alessandro Borghi, come documentano le prime immagine della serie, è riuscito perfettamente a cogliere quell’essenza malandrina e conturbante del divo del porno. Accanto a lui, altri popolarissimi volti del cinema italiano. Una sempre azzeccatissima Jasmine Trinca nel di ruolo Lucia, Adriano Giannini nel ruolo di Tommaso, Enrico Borello in quello di Gabriele, Saul Nanni, che interpreterà la versione giovanile di Rocco Siffredi, Vincenzo Nemolato in quelli di Riccardo Schicchi, Gaia Messerklinger in quelli di Moana Pozzi, Jade Pedri in quelli di Sylvie, e Linda Caridi in quelli di Tina.
Gli altri annunci all’evento See What’s Next
Come dicevamo, Supersex è soltanto una delle nuove e attese serie che debutteranno sul palinsesto tutto italiano di Netflix, assoluto protagonista di See What’s Next. Sotto la conduzione di Daniela Collu, all’evento di lancio hanno preso parte non solo i cast delle principali novità in arrivo sulla piattaforma da qui fino al 2024, ma anche alcuni delle menti dietro Netflix Italia. Tra questi, Eleonora “Tinny” Andreatta, Vice Presidente del contenuto italiano della piattaforma di streaming più famosa al mondo. prima donna a diventare Direttore di Rai Fiction.
Le scommesse di Netflix Italia
“Continuiamo ad investire in Italia e nelle storie italiane con convinzione, consolidando il nostro impegno a lungo termine nel paese e nella sua comunità creativa. Le storie che, insieme ai nostri partner produttivi e ai tanti talenti coinvolti, stiamo preparando per il nostro pubblico italiano e internazionale hanno tre comuni denominatori: sono storie autentiche, capaci di parlare al presente del presente e di interpellare emotivamente il pubblico sui temi più vicini alla vita che vive” – ha affermato Andreatta – “Sono storie coraggiose perché toccano argomenti controversi e provocatori, sfidando tabù, pregiudizi e convenzioni; sono storie uniche, che, messe insieme, compongono un ricco mosaico che si rivolge a pubblici diversi e alle diverse necessità di trovare divertimento, curiosità, provocazione”.
Ma quindi, cosa aspettarsi dal catalogo italiano di Netflix in arrivo nei prossimi mesi? Infatti, oltre a Supersex, sono stati annunciati tanti nuovi titoli, che vantano storie e interpreti non da poco. In primis, la trasposizione del best seller di Erin Doom, Fabbricante di lacrime, diretto da Alessandro Genovesi, con Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni, in arte Biondo. Poi, arriverà anche Storia della mia famiglia, che nel cast annovera attori giovani e di talento, come Massimiliano Caiazzo, star di Mare fuori, ed Eduardo Scarpetta, che tornerà anche nella seconda stagione de La legge di Lidia Poët. Inoltre, attesi sono: Il treno dei bambini, diretto da Cristina Comencini e tratto dal romanzo di Viola Ardone, con Barbara Ronchi, Serena Rossi e Francesco Di Leva; e Adorazione, la serie tratta dal romanzo di Alice Urciolo e diretta da Stefano Mordini con protagonista Ilenia Pastorelli.