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Attualità

Alla scoperta delle vipere: come riconoscerle ed evitarle

In caso di avvistamento di una vipera durante una passeggiata, ecco una serie di cruciali informazioni per sapere come comportarti e mantenerti al sicuro in tali incontri ravvicinati

Le vipere, creature timide e poco inclini a interagire con l’umanità, godono in Italia di una reputazione ingiustificata: vengono considerate animali pericolosi e addirittura aggressivi. È quindi comprensibile che un incontro con una di esse durante una passeggiata possa scatenare il panico se non si conosce il modo corretto di comportarsi, e questo vale ancor di più nel caso di un morso. Dal momento che ci troviamo in piena estate e spesso ci immergiamo nei loro “territori”, ecco una guida pratica con le informazioni fondamentali per affrontare nel modo migliore un eventuale incontro ravvicinato.

Incontri inaspettati: come reagire se incontri una vipera durante una passeggiata

Non è sufficiente avvistare un serpente tra la vegetazione per poter affermare di aver incontrato una vipera. Identificare immediatamente una vipera potrebbe non essere affatto semplice. Al contrario di quanto comunemente si creda, la forma della testa e della coda non sono caratteristiche diagnostiche in grado di riconoscere in modo inequivocabile una vipera: il mantra “testa triangolare e coda corta” potrebbe non essere attendibile.

Danler | @canva.com – spraynews.it

Le vipere sembrano comunque non essere di natura aggressiva. Quando si trovano di fronte all’uomo, il loro comportamento solitamente oscilla tra l’immobilità estrema e la fuga improvvisa. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un serpente, che sia una vipera o di un’altra specie, potrebbe reagire in modo diverso. Se le vipere vengono spaventate, stressate o messe alle strette, potrebbero adottare comportamenti intimidatori, alzandosi da terra per alcuni centimetri, soffiando e facendo dei piccoli scatti in avanti con la testa, simulando un attacco. In tali circostanze, si consiglia semplicemente di allontanarsi e di non confinarle, poiché le vipere preferiranno sempre fuggire se hanno la possibilità di scegliere.

La corretta procedura per minimizzare il rischio di spaventare una vipera può essere facilmente seguita senza complicazioni. Può risultare particolarmente pericoloso inoltrarsi in lettiere o sottoboschi senza preoccuparsi di ciò che si sta toccando, come funghi o frutti di bosco. Ecco perché prestare un po’ di attenzione è fondamentale per evitare il disturbo di queste creature. Un semplice consiglio è di non infilare mani o piedi in cespugli o zone rocciose, soprattutto se non si ha una chiara visione di cosa si sta toccando. Inoltre, indossare l’abbigliamento adeguato può recare grandi benefici: l’utilizzo di scarponcini da escursionismo e pantaloni lunghi riduce significativamente le probabilità di subire un morso durante una piacevole passeggiata nella natura. Focalizzare l’attenzione su dove si decide di sedersi o dove si mettono le mani può ulteriormente ridurre i rischi. Pertanto, è possibile godersi la natura in tutta tranquillità con una corretta conoscenza e pratica delle misure di sicurezza consigliate.

Faccia a faccia con una vipera: come gestire la situazione e salvaguardare la biodiversità

Le vipere in Italia si possono trovare in diversi ambienti e sono presenti in tutto il Paese, tranne che in Sardegna. Fino a qualche tempo fa, si pensava che ci fossero cinque specie di vipera in Italia, ma recenti studi genetici hanno dimostrato che la vipera dei Walser è in realtà una sottospecie di marasso. Quindi, attualmente, abbiamo quattro specie di vipera presenti nel nostro territorio.

La vipera più comune in Italia è la vipera comune (Vipera aspis), che si trova dalla Sicilia alle Alpi. Questa specie ha anche tre sottospecie presenti in Italia. Un’altra specie di vipera presente nell’arco alpino è il marasso (Vipera berus), che si trova solo nel Nord Italia. La vipera dal corno (Vipera ammodytes) è molto localizzata e si trova solo nelle regioni alpine orientali, come il Friuli-Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige. Infine, la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii) è presente solo nella parte centrale dell’Appennino ed è la più piccola e meno velenosa tra le quattro specie.

In caso di morso di una vipera, è importante mantenere la calma e agire prontamente. Sebbene sia raro, il morso può essere doloroso e potenzialmente pericoloso. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, il numero di vittime in Italia è stato limitato, principalmente a causa di reazioni allergiche al veleno.

La prima cosa da fare è contattare immediatamente il numero di emergenza, come il 112 o il 118, e fornire loro tutte le informazioni necessarie sull’incidente. A meno che i soccorsi non siano impossibilitati a raggiungere la persona morsa, è consigliabile rimanere immobili sul luogo in attesa delle loro istruzioni.

È importante sottolineare che non tutte le vipere iniettano il loro veleno durante il morso e la quantità di veleno inoculata può essere trascurabile. Tuttavia, esistono soggetti più vulnerabili a conseguenze gravi come i bambini, gli anziani e le persone particolarmente sensibili o allergiche al veleno.

Ricordatevi sempre di mantenere la calma e di seguire le indicazioni degli operatori del servizio di emergenza. Le vittime di morsi di vipera, se prontamente assistite, hanno maggiori probabilità di una pronta guarigione.

Cosa fare durante l’attesa dei soccorsi?

È consigliabile bagnare delicatamente la ferita con acqua fresca, o, se possibile, disinfettarla con acqua ossigenata; – applicare una lieve pressione sull’area interessata dal morso, seguita dall’applicazione di un bendaggio leggero;

– rimuovere gioielli come collane, orologi e braccialetti, e, in caso di morso da parte di un cane, almeno allentare i collari;

– mantenere la persona o il cane vittima del morso calmi, idratarli adeguatamente, monitorare costantemente la situazione e attendere l’arrivo dei soccorsi, oppure recarsi immediatamente alla struttura medica più vicina.

Queste sono alcune delle raccomandazioni fondamentali a cui attenersi per evitare situazioni indesiderate. Al fine di preservare la propria incolumità, bisogna evitare di agitarsi eccessivamente o muoversi troppo freneticamente. Inoltre, è consigliabile astenersi dall’assumere bevande alcoliche o altre sostanze che possano causare vasodilatazione, poiché ciò potrebbe accelerare la diffusione di eventuali sostanze tossiche presenti nel nostro organismo. È assolutamente sconsigliato incidere la ferita e tentare di estrarre il veleno attraverso la suzione. Per garantire un adeguato trattamento della ferita, è importante applicare bendaggi uniformi. L’utilizzo del siero antivipera dovrebbe essere riservato esclusivamente ad un ambiente ospedaliero, dove sarà possibile ricevere cure specifiche, magari basate anche sull’utilizzo di cortisone. In generale, si consiglia di non improvvisare, ma di affidarsi sempre a professionisti competenti in caso di necessità.

Dalma Bonaiti

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