Anguria, come riconoscere se è buona: il trucco che in pochi conoscono sul frutto simbolo dell’estate. Ma le delusioni sono dietro l’angolo quando l’andiamo ad aprire e ci accorgiamo che non è dolce o come ce l’aspettavamo. Andiamo a scoprire degli accorgimenti utili che ci mettono al sicuro da brutte figure.
Non è estate senza anguria. Parliamo di uno dei frutti (in verità tecnicamente si tratterebbe di un ortaggio) più amati ed apprezzati dagli italiani che a tavola non fanno mai mancare questo alimento che rappresenta un vero simbolo della bella stagione, con la buccia verde ed il colore rosso acceso ed il nero dei semini. Non solo il sapore, anche le caratteristiche fanno preferire l’anguria in questi mesi, soprattutto nei periodi caldi quando si può gustare questo ortaggio freddo dal frigo, che è dissetante e ricco di liquidi che idratano il nostro corpo.
Ma come bisogna fare per sceglierne una e capire quando la maturazione e soprattutto il sapore sia quello al punto giusto? Non sempre basta fidarsi dei venditori, che si tratti di supermercato o fruttivendolo che ovviamente vi spaccerà sempre le loro angurie come le migliori in assoluto sul mercato. Se non si è esperti del settore si rischia anche di fare delle brutte figure quando presentiamo a cena o a pranzo con amici e parenti questa icona dell’estate, adatta anche per arricchire i nostri sfiziosi antipasti (qui ne abbiamo parlato in modo approfondito).
Uno degli elementi che ci potrebbe venire in soccorso nella scelta dell’anguria giusta è quello della buccia, che dovrebbe nascondere il trucco della ragnatela. Nello specifico parliamo di alcune rughe presenti sulla sua buccia verde, con delle piccole crepe o venature che indicherebbero l’impollinazione frequente e generalmente anche la dolcezza di questa pianta che si trova anche in alcune regioni del nostro paese in abbondanza. Calabria Campania e Sicilia in primis, ma anche in altre località se ne possono trovare alcune di buona qualità.
Ma torniamo alle tecniche per trovarne delle buone all’acquisto. Non solo la ragnatela sulla buccia, ci sono altri elementi che ci possono indicare la dolcezza dell’anguria. Per esempio il colore della buccia che deve essere di verde intenso, e per questo motivo evitiamo quelle con tante parti bianche. Se notiamo poi delle parti gialle è un buon segnale perché vuol dire che prima di essere raccolta l’anguria è rimasta il tempo necessario a maturare sulla sua pianta.
Inoltre l’anguria deve essere pesante al punto giusto, perché vuol dire che al suo interno ci sono gli zuccheri giusti maturati in modo corretto. A tal proposito non è del tutto sbagliata la tecnica di battere un colpo sull’anguria, che deve emettere un suono che dia l’impressione di essere piena e non vuota. Mettere a punto tutte queste tecniche ci potrebbe portare a comprare l’anguria giusta, senza fregature che spesso ci rovinano il pranzo o la nostra cena. Meglio stare attenti, quindi (qui invece abbiamo svelato la provenienza della frutta di un noto marchio alimentare).
Infine, non possiamo non accennare ad alcune proprietà benefiche dell’anguria, che come abbiamo detto sopra è un alimento assolutamente idratante (composta al 90% di acqua) e ricco di vitamine A, B6 e C, e allo stesso tempo contiene minerali essenziali come il potassio e il magnesio. Inoltre l’anguria è ricca di licopene, potente antiossidante che garantisce il colore rosso dell’ortaggio e che contribuisce a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
Consumata nel modo giusto, previene alcune malattie anche gravi come quelle cardiache e alcuni tipi di cancro. Insomma, consumare angurie soprattutto nel periodo estivo oltre a regalarci sapori e gusto fa anche bene alla salute. Importante che impariate a scegliere tra le tante quella giusta.
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