Va in onda il 19 gennaio su Raitre il film L’ombra del giorno di Giuseppe Piccioni: girato ad Ascoli, è storia vera o finzione?
L’articolo che segue proverà a non spoilerare nulla di quanto vedrete questa sera, in prima serata, su Raitre: il terzo canale nazionale trasmette un film girato ad Ascoli in piena pandemia e uscito nelle sale, tra tante difficoltà, nel 2022. Stiamo parlando di L’ombra del giorno del regista Giuseppe Piccioni, che ha scelto la sua città natale come location per una storia d’amore ambientata ai tempi del fascismo.
Giuseppe Piccioni è d’altronde uno dei registi più apprezzati dalla critica in Italia, pluripremiato per tutta una serie di film molto interessanti come “Luce dei miei occhi”, “Questi giorni”, “Giulia non esce la sera” e soprattutto “Fuori dal mondo”, che gli dà la possibilità di essere scelto come film che avrebbe potuto rappresentare l’Italia alla notte degli Oscar. Già basta il curriculum del regista per rendere interessante la visione del film.
La pellicola girata ad Ascoli vede nel ruolo dei protagonisti Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, che sono rispettivamente il ristoratore Luciano Traini, reduce di guerra, e Anna Costanzi, una giovane che a lui si rivolge alla ricerca di un’occupazione. Il film è ambientato nel 1938 nel capoluogo piceno poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, quindi in un periodo in cui il fascismo permeava la società italiana.
Si tratta di un film e di argomenti molto sentiti, per cui se volete approfondire, dopo averlo visto stasera in tv, potete dare uno sguardo all’intervista ai due protagonisti. Come evidenziato, noi da parte nostra non vi daremo ulteriori informazioni sulla trama, suggerendovi soltanto che si tratta appunto di una storia d’amore. Nel cast, anche un’esordiente ascolana doc, Flavia Alluzzi, scoperta grazie ai suoi video su Instagram.
In molti si chiedono se quella raccontata da Piccioni sia una storia vera e la risposta è negativa: non solo, la sceneggiatura del film è originale ed è firmata dallo stesso regista con Gualtiero Rosella e Annick Emdin. Una rarità di questi tempi, vedere un film non tratto da qualche libro. Pur non essendo una vicenda basata su eventi reali, il film offre uno sguardo interessante su quel periodo storico, attenendosi alla realtà.
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