Un’ottima opportunità per i giovani di lavorare a contatto con la natura arriva dal servizio civile agricolo. Scopriamo di cosa si tratta.
È ormai da anni che è stato abolito il servizio di leva obbligatoria sostituito dal servizio civile che avrà un’altra area, quella dedicata all’agricoltura. Infatti, nei prossimi mesi sarà pubblicato il primo bando per il servizio civile agricolo, che punta a coinvolgere tanti giovani già dal primo anno.
Il via libero arriva dopo l’accordo firmato il mese scorso tra Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura. Scopriamo qualcosa di più sull’argomento e come partecipare al bando.
Tanti posti per il servizio civile agricolo: quando sarà possibile fare la domanda? La risposta non lascia dubbi
Per una questione di trasparenza premettiamo fin da subito che a oggi non è ancora possibile inviare la domanda per il servizio civile agricolo perché il bando è previsto per aprile 2024. Lo si legge sul sito del ministero dell’Agricoltura che riporta il seguente messaggio: «A seguito della firma del Protocollo, verrà pubblicato nelle prossime settimane il Bando di progettazione per l’impiego dei primi 1.000 giovani operatori volontari del Servizio Civile Agricolo». Tuttavia, la novità è talmente interessante che merita di essere condivisa, in attesa di ulteriori informazioni.
Come si evince dall’avviso, l’obiettivo del servizio civile agricolo è di coinvolgere 1.000 giovani nel primo anno con lo scopo di rafforzare il servizio civile come strumento di promozione e sviluppo non sono verso il sociale, digitale e l’ambiente ma anche verso l’agricoltura. Potranno partecipare al bando (appena saranno attivati) i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni compiuti. Avrà una durata di 12 mesi, con un impegno di 25 ore settimanali e un rimborso spese di 507,30 euro.
Con un investimento di circa 7 milioni di euro l’iniziativa offrirà ai giovani un’importante opportunità di acquisire competenze da utilizzare per la ricerca di un lavoro nel settore agricolo e agroalimentare. Nello stesso tempo, i giovani coinvolti avranno la possibilità di conoscere e approfondire le pratiche della cultura contadina, soprattutto quella svolta nelle aree interne del nostro Paese.
I progetti previsti dal servizio civile agricolo riguarderanno:
- l’agricoltura sociale;
- la riduzione dello spreco di alimenti;
- la tutela dei prodotti agroalimentari italiani;
- la promozione dei corretti stili di vita alimentari.
Per il ministro Abodi si tratta di un’esperienza umana che lascerà nella vita dei giovani un segno positivo e una meravigliosa opportunità di cittadinanza attiva.