Assegno Unico 2024, quali sono le famiglie che devono presentare una nuova domanda: i dettagli

Assegno Unico 2024, quali sono le famiglie che dovrebbero presentare una nuova domanda per non rischiare di perderlo.

Assegno Unico chi deve fare nuova domanda
Il Logo dell’INPS – SPraynews.it

L’assegno unico è un beneficio economico fortemente voluto dal Governo Meloni: per tutte le famiglie che hanno figli a carico è previsto infatti un aiuto. Il servizio è valido per i figli a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età in caso di disabili. E’ rivolto a tutti: possono ottenerlo disoccupati, lavoratori dipendenti, inoccupati e pensionati. Non a caso nel nome del beneficio c’è anche la dicitura universale (tutte le fasce di reddito ne hanno quindi diritto). Attenzione però: tale sostentamento è progressivo, con un importo che aumenta al diminuire dell’Isee. Nel 2024, il valore varia da 199,40 a 57,00 euro al mese (ci sono stati ulteriori aumenti). 

Solitamente l’INPS corrisponde d’ufficio l’assegno: non c’è bisogno di rinnovare quindi la domanda. Attenzione però: se la situazione familiare cambia e arriva ad esempio un nuovo figlio, c’è bisogno di fornire l’aggiornamento all’istituto. In questo 2024, c’è anche un altro caso che prevede la formulazione di una nuova domanda per ottenere il beneficio economico. Vediamo nel dettaglio chi dovrebbe quindi affettarsi e presentare la domanda.

Assegno Unico: chi deve presentare una nuova domanda per ottenere il beneficio

Assegno Unico chi deve fare nuova domanda
Istituto Nazionale della previdenza sociale – Spraynews.it

Ancora una volta, bisogna prestare attenzione agli aggiornamenti e alle notizie condivide regolarmente dall’INPS. L’istituto, con il messaggio 258  del 19 gennaio 2024, ha fornito un importante aggiornamento agli italiani. Chi riceveva il reddito di Cittadinanza, infatti, avrà l’assegno unico è universale sulla carta gialla per altri due mesi. L’ ultima mensilità sarà quella di febbraio 2024.

Per ricevere l’assegno di marzo, infatti, occorrerà presentare una nuova domanda. Occhio però a tutti i dettagli: come specificato dall’INPS, bisogna fare molta attenzione.  “È necessario controllare l’esattezza del codice Iban del conto corrente o della carta prepagata, che deve essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione”, si legge. Altro aspetto da non sottovalutare è quello dell’ISEE: senza un indicatore aggiornato non si riceverà l’importo giusto. La nuova domanda per il reddito di inclusione (che ha in partr sostituito il Reddito di Cittadinanza), infine, non sostituirà assolutamente la domanda per ricevere il binifoco dell’AUU.

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