Cosa accade all’assegno unico ora che è scomparso il Reddito di Cittadinanza? Le novità dalla quota di Marzo 2024.
Come promesso in passato il Reddito di Cittadinanza è stato sospeso. Da questo mese il servizio non sarà più disponibile e non verrano più accreditati soldi sulla carta PostePay che era stata data in dotazione.
Sono molti i dubbi degli ormai ex percettori, ancora di più lo sono la categoria dei genitori, che quindi fino allo scorso mese ricevevano l’assegno unico nello stesso conto.
Com’era stato annunciato nessuno perderà nulla, ci sarà solamente da iniziare un nuovo iter già per il mese di marzo.
Stop al Reddito di Cittadinanza: cosa fare per ricevere comunque l’Assegno Unico
L’assegno Unico rimane quindi un servizio che viene erogato a tutti i genitori con figli fino all’età di 21 anni. La cifra a cui ammonta il sostegno mensile viene calcolato in base a diverse variabili, tra cui il numero di figli e il valore Isee.
Come sempre, dunque, è bene ricordarsi che ad ogni inizio di anno è necessario rinnovare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente così da poter richiedere, mantenere o modificare i diversi servizi assistenziali.
Nel caso specifico di coloro che fino al mese di febbraio hanno potuto far conto sul sostegno economico del Reddito di Cittadinanza, per poter continuare a ricevere i soldi dell’Assegno Unico sarà necessario presentare una nuova domanda, corredata appunto del nuovo Isee aggiornato.
Una volta consegnati tutti i documenti verrano fatte le dovute ricerche e verrà così calcolato il nuovo importo spettante. Invece di riceverlo nella postepay del RDC dovrete indicare un nuovo Iban, il cui proprietario deve essere esclusivamente uno dei due genitori.
Quando fare domanda per il nuovo assegno unico?
Riassumendo: da febbraio STOP al Reddito di Cittadinanza ma continua l’erogazione dell’Assegno Unico.
La domanda per poter continuare a riceverlo deve essere inviata entro il 30 giugno 2024, senza però perdere gli arretrati dei mesi che vanno da marzo a giugno.
Prima si produrrà il nuovo Isee, prima verrà fatta la richiesta e prima ricomincerà l’accredito mensile spettante ai genitori di figli sotto i 21 anni.