L’assegno unico subirà cambiamenti nel 2024, ma alcuni beneficiari potrebbero perderlo: come intervenire per continuare a percepirlo.
Cinque milioni di persone in Italia percepiscono l’assegno unico, il sostegno rivolto alle famiglie con uno o più figli a carico. Le stesse persone nel 2024 si ritroveranno di fronte a diverse novità, tra cui l’aggiustamento della somma per via dell’inflazione in continua crescita. Secondo le stime diffuse dal Sole24Ore, l’aumento dovrebbe aggirarsi intorno al 5,4%. Ci sarà dunque una rivalutazione di ogni assegno, a prescindere dall’importo percepito. L’unica differenza sarà nella somma differente in base al reddito ISEE.
Dapprima, per ottenere l’importo massimo non bisognava superare i 16.215 euro. Tra le tante novità, per ottenere l’importo più alto nel 2024 sarà necessario avere un reddito inferiore a 17.090 euro anni, quasi mille euro in più rispetto allo scorso anno. Facendo un calcolo concreto, sia chi è al di sotto di questa somma (secondo le stime ISEE aggiornate), e chi fino all’anno scorso non superava comunque la soglia minima e percepiva 189 euro al mese, il prossimo anno toccherà quasi i 200 euro mensili, con un importo di 199 euro. Chi percepisce la quota minima dell’assegno, ossia 54 euro, nel 2024 passerà a 57 euro mensili. Nonostante le buone notizie per le famiglie, alcune dovranno intervenire in maniera repentina per far sì che l’assegno non venga sospeso.
Il nuovo anno sarà indubbiamente segnato da diversi cambiamenti a livello di sostegni, una tra tante è l’eliminazione definitiva del reddito di cittadinanza. Chi ad oggi percepisce ancora l’assegno, nel nuovo anno dovrà mobilitarsi per accedere ad una delle misure messe a disposizione, come il supporto per la formazione e il lavoro o il reddito di inclusione.
Come molti sanno, chi percepisce il reddito di cittadinanza spetta un assegno unico di importo parziale erogato secondo modalità specifiche. Tuttavia, con l’addio definitivo al sostegno, l’INPS ha chiarito che per continuare a percepire l’Assegno unico, bisognerà fare una nuova domanda. Se questa non verrà pervenuta, si perderà l’assegno unico.
A partire da marzo 2024 gli ex percettori del reddito di cittadinanza dovranno presentare una nuova domanda dell’assegno unico e il pagamento avverrà il mese successivo. Coloro che faranno richiesta entro il 30 giugno 2024, riceveranno l’assegno mensile e gli arretrati a partire da marzo. Come sempre sarà necessario aggiornare la certificazione ISEE, ma a differenza degli altri anni in cui i percettori del reddito di cittadinanza hanno usufruito dell’assegno unico senza alcuna richiesta, nel 2024 sarà necessario presentare domanda presso il portale dell’INPS, muniti di credenziali Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi, o recarsi presso un patronato.
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