L’Assegno Unico Universale 2024 presenta alcune novità ed aumenti rispetto all’anno precedente: vediamo insieme i nuovi importi e i beneficiari
L’Assegno Unico Universale è una misura che va a sostegno delle famiglie con i figli a carico fino al compimento dei 21 anni di età. Per i figli disabili invece non esiste limite di età. Un vero e proprio aiuto economico, unico e stabile rivolto a tutti, che è andato a sostituire le precedenti agevolazioni che esistevano per i figli a carico.
Con il termine Universale viene indicato che la misura si rivolge a tutti, a prescindere dalla situazione lavorativa ed economica in cui versa la famiglia, senza limiti massimi di reddito. Infatti chiunque può effettuare la domanda per ogni figlio a carico a partire dal 7° mese di gravidanza. Sono previsti vari scaglioni a seconda del valore dell’ISEE presentato, se invece non si allega il documento si ha diritto a ricevere l’importo previsto minimo. Dal secondo figlio in poi è prevista una maggiorazione dell’importo dell’assegno.
L’Assegno Unico Universale è una misura economica di aiuto e sostegno per le famiglie con figli a carico entrata in vigore il 1° marzo 2022 con la Legge Delega 46/2021. La ratio alla base dell’agevolazione è andare a sostituire tutte le precedenti misure e prestazioni come il premio nascita, il bonus bebè, il fondo prestiti genitori, gli Assegni al nucleo familiare e le detrazioni sui figli a carico.
L‘Assegno Unico Universale è quindi un’unica e universale prestazione economica erogata a tutte le famiglie con figli fisicamente a carico fino al raggiungimento dei 21 anni di età. La semplificazione ha regolato definitivamente tutte le prestazioni che si erano accumulate nel tempo, permettendo una maggiore trasparenza e chiarezza nell’erogazione e nelle richieste. Per ottenere la prestazione è necessario presentare la domanda, ma senza l’obbligo del modello ISEE, senza il quale si ha diritto al minimo erogabile previsto che è di 50 euro a figlio. Se invece si presenta l’ISEE sono previste delle maggiorazioni sino ad un massimo di 175 euro a figlio, per cui più basso è l’indicatore più alto sarà l’assegno.
Da gennaio 2024 cambiano gli importi dell’Assegno Unico Universale e scatteranno i pagamenti degli importi rivalutati grazie ad alcune modifiche di legge e all’adeguamento legato al costo della vita e al tasso di inflazione del 2023. La decisione del Governo identifica nel 5,4% l’aumento previsto, oltre al 50% in più per i figli fino ad 1 anno di vita e per i nuclei con 3 o più figli con l’ISEE inferiore ai 40mila euro.
Gli aumenti previsti per effetto degli adeguamenti di gennaio 2024, come ci spiega la Stampa, possono arrivare a 200 euro a figlio e il minimo salirà oltre i 57 euro. Gli aumenti non riguardano esclusivamente gli importi della misura, ma anche il numero di famiglie alle quali è destinata, grazie alle modifiche intervenute sul tetto Isee base di 17.139,25 euro, sotto il quale l’aumento arriverà a 199 euro a figlio. L’importo minimo invece riguarderà le famiglie con più di 45.704 euro contro i precedenti 43.240 euro. L’erogazione dei nuovi importi arriverà a febbraio e la differenza spettante a gennaio sarà recuperata con un conguaglio nelle mensilità successive.
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