A breve importantissime novità riguardo l’invalidità civile: tanti soldi in più in arrivo e per sempre. Vediamo cosa cambierà.
Buone notizie per milioni di persone affette da invalidità. Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha deciso di introdurre una novità importantissima. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Attualmente viene riconosciuto come invalido civile un soggetto che, per varie ragioni, abbia subito una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo. Gli invalidi civili, al di sopra di una certa soglia di disabilità, hanno diritto ad un’ indennità economica che, però, è soggetta a revisione ogni tre anni.
In pratica ogni tre anni una persona deve sottoporsi ad una visita con una commissione Asl e dei medici dell’Inps. Se la sua invalidità viene riconfermata e nella stessa percentuale o con una percentuale superiore, allora continuerà a ricevere l’indennità per altri tre anni. Dopo il terzo rinnovo, tuttavia, il trattamento economico diventa permanente anche se l’Inps può continuare a effettuare controlli periodici. Da ora in avanti, invece, cambia tutto.
Pensione di invalidità: ecco cosa cambia
Come anticipato il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ha deciso di apportare cambiamenti importanti al modo in cui si valuterà la disabilità. Questo avrà ripercussioni decise anche sulle pensioni.
Il ministro Locatelli ha deciso di abbandonare tabelle rigide e percentuali per valutare il grado di invalidità di una persona. Dal prossimo anno verrà introdotto un nuovo parametro già in vigore in altri Paesi: l’ICF. In pratica la disabilità di una persona verrà analizzata in modo più completo tenendo conto non solo della riduzione delle capacità fisiche ma anche della sua capacità o incapacità di interagire con gli altri e di partecipare alla vita sociale.
Oltre all’aspetto di salute fisica verrà considerato anche il contesto. Certe disabilità, infatti, potrebbero essere legate più ad un contesto lavorativo o familiare inadeguato a quel soggetto e non al soggetto stesso. In questi casi saranno chiamati a svolgere un ruolo chiave i servizi sociali. La novità più importante è data dal fatto che con l’introduzione di questo nuovo parametro, gli invalidi gravissimi non dovranno più sottoporsi a visite e controlli periodici: l’indennità economica sarà garantita a vita. Pertanto sarà come avere una piccola garanzia a vita che potrà essere aggiunta ad un eventuale stipendio o pensione.
Ricordiamo che la pensione di invalidità civile non è collegata ai contributi e che un soggetto, se in grado, può comunque continuare a lavorare. Si tratta di un’indennità non soggetta a Irpef ma soggetta a rivalutazione annua. Per il 2023 l’importo della pensione di invalidità corrisponde a 313,92 euro. Non è ancora stato comunicato quale sarà l’importo per il 2024 mentre il ministro Locatelli ha già precisato che dal prossimo anno cambieranno le modalità per fare richiesta.