Quante volte abbiamo trovato un’avviso di giacenza nella nostra cartella della posta? Scopriamo il sistema per capire in anticipo, prima di andare alle Poste, se si tratta di una multa da pagare.
Nel momento in cui il postino si trova di fronte a una situazione in cui il destinatario della raccomandata non è presente in casa, si ricorre all’invio dell’avviso di giacenza, un documento che indica la presenza di una missiva in attesa di ritiro. Questo avviso, sebbene utile, non fornisce alcuna informazione sul mittente o sul contenuto della raccomandata. Tuttavia, esistono dei modi per individuare tali informazioni.
I codici a barre presenti sulle buste delle raccomandate svolgono un ruolo cruciale in questo processo. Questi codici contengono una serie di numeri identificativi che possono rivelare informazioni utili al destinatario.
Ad esempio, codici che iniziano con numeri come 12, 13, 14, 15, 151, o 152 spesso indicano raccomandate semplici inviate da privati e potrebbero contenere una vasta gamma di documenti, dal semplice avviso di pagamento di bollette ad una citazione giudiziaria.
Per quanto riguarda comunicazioni di natura legale o fiscale, come multe, notifiche del tribunale o atti dell’Agenzia delle Entrate, i codici solitamente iniziano con 75, 76, 77, 78 o 79. Inoltre, codici come 787 potrebbero indicare la presenza di decreti ingiuntivi o precetti. Allo stesso modo, le cartelle Equitalia sono identificate da codici come 670, 671 o 689.
Le comunicazioni di enti pubblici e istituti di credito
Per quanto riguarda comunicazioni da enti pubblici o istituti di credito, i codici possono variare. Ad esempio, comunicazioni dal Comune o da altri enti pubblici potrebbero iniziare con 608 o 609, mentre le comunicazioni bancarie potrebbero avere codici come 612, 614 o 0693. Raccomandate con codici come 617, 648, 649 o 669 potrebbero contenere carte di credito o bancomat, mentre codici come 63, 65, 630 o 650 potrebbero essere riferiti a comunicazioni dall’INPS.
Tuttavia, è importante notare che il non-ritiro o il rifiuto di una raccomandata può avere conseguenze legali. Dopo un periodo di tempo specificato, di solito 30 giorni ma 180 per atti giudiziari, se la raccomandata non viene ritirata, viene restituita al mittente, presumendo che il destinatario ne abbia comunque preso conoscenza. Questo potrebbe comportare conseguenze indesiderate, specialmente se si tratta di questioni legali o fiscali.
Se il destinatario non è in grado di ritirare la raccomandata per motivi di salute o altri impedimenti validi, è importante comunicare tale situazione all’ufficio postale o all’ente mittente. In queste circostanze, la procedura di compiuta giacenza non viene applicata, garantendo che il destinatario non subisca conseguenze indesiderate a causa del non-ritiro della raccomandata.
I codici segreti sulle buste delle raccomandate possono fornire preziose informazioni sul mittente e sul contenuto della missiva. Tuttavia, è fondamentale comprendere le implicazioni legali del non-ritiro o del rifiuto di una raccomandata e agire di conseguenza per evitare conseguenze indesiderate.