Immagine | EPA @George Frey - Spraynews.it
Il sogno di vedere Paolo Banchero giocare con la maglia della nazionale italiana resterà tale. Il cestista degli Orlando Magic ha scelto di giocare i mondiali con Team Usa, facendo infuriare il presidente della Fip.
Un lungo corteggiamento che, però, non è servito a nulla: Paolo Banchero, giovane promessa del basket mondiale, ha scelto di giocare per gli Stati Uniti e non per l’Italia. Una decisione che Banchero, in forza agli Orlando Magic, aveva lasciato in sospeso per molto tempo, ma che si è trovato costretto a prendere in vista dei mondiali, in programma dal 25 agosto al 10 settembre tra Filippine, Giappone e Indonesia.
La scelta di Banchero, che ha origini e passaporto italiani, scrive la parola fine a una querelle che si trascinava ormai da mesi. In molti, compresa la Fip (Federazione italiana di pallacanestro), avevano sperato di vederlo indossare la canotta azzurra. Il Ct Gianmarco Pozzecco era addirittura volato in Florida per provare a convincerlo, ma Banchero, che pur aveva mandato molti segnali incoraggianti all’Italia tramite diverse dichiarazioni, ha preferito sposare la causa di Team Usa.
Una grossa perdita dal punto di vista sportivo. Banchero è entrato in Nba con la prima chiamata assoluta al Draft 2022 e poi è diventato Rookie dell’anno. Rappresenta una delle maggiori promesse del basket a livello mondiale e averlo in squadra avrebbe significato per la nazionale azzurra un importante salto di qualità oltre che un eccezionale volano a livello di promozione della pallacanestro (era stato studiato dalla Federazione un piano proprio in questo senso). Proprio la sua crescita sportiva, però, è stato uno se non l’unico fattore ad aver spinto Banchero verso Team Usa, considerato più idoneo allo sviluppo sportivo ed economico del giocatore.
Così, la decisione di Banchero di vestire la maglia degli Stati Uniti ha lasciato delusi molti tifosi, ma soprattutto il presidente della Fip Gianni Petrucci, che ci è andato giù parecchio duro. “Scelta legittima, ma bastava una telefonata per comunicarcela, invece l’abbiamo saputo dalle agenzie. Non siamo noi gli illusi, ho una cronologia di sue dichiarazioni – ha dichiarato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – Intanto nel 2019 la sua famiglia voleva diventare italiana e noi l’abbiamo aiutata. Poi nel 2020 ha dichiarato che voleva aiutare l’Italia a qualificarsi per i Giochi di Parigi e in seguito che la sua intenzione era di giocare per la Nazionale se non questa estate in quella successiva. In ultimo il padre di Paolo ha scritto al nostro direttore generale Trainotti chiedendogli di aiutare la sua famiglia a venire in Italia. La considero una presa in giro“.
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