Non esagerare nei condimenti! Se sfrutti il potere dell’olio d’oliva a digiuno gli effetti sono moltiplicati
L’olio extra vergine di oliva è uno degli alimenti più antichi e più nobili, alla base della dieta mediterranea conosciuta in tutto il mondo per la sua ricchezza. Un vero oro liquido che viene spremuto e portato in tavola per condire una miriade di piatti, quasi tutti, ma che in pochi valorizzano davvero come dovrebbero. Alcuni recenti studi hanno infatti fatto emergere come l’olio di oliva riesca a dare il suo meglio in una circostanza precisa, ovvero se assunto a digiuno, quello che riesce a fare al nostro corpo è tutt’altro che scontato!
L’olio extra vergine di oliva è un prodotto del quale l’Italia può cantare un‘eccellenza unica e che non dovrebbe mancare nella dieta di nessuno. Anche se questo elisir è tutt’altro che ipocalorico, il suo contenuto di grassi buoni ed il suo potere depurante può addirittura favorire il dimagrimento, questo quanto emerso da un recente studio che ha dato il via ad un trend globale.
Sono sempre più le testimonianze che arrivano dal web di persone che hanno iniziato ad assumere un cucchiaio di olio d’oliva al mattino, prima di qualsiasi altro pasto, questa servirebbe proprio per proteggere la mucosa gastrica, riattivare l’intestino pigro e promuovere dunque anche il dimagrimento, anche favorendo l’evacuazione nelle persone che hanno maggiori difficoltà.
Senza dubbio tutti effetti noti e ben conosciuti fin dai tempi antichi che sono solo stati riscoperti in era moderna, è pur vero però che la dieta complessiva resta la vera chiave per una vita sana, aggiungere fibre, acqua e promuovere una costante attività fisica, infatti, è il mezzo migliore per ottenere gli stessi risultati, nonostante le prove scientifiche della validità dell’olio extra vergine nel promuovere la salute non manchino affatto.
Gli esperti spiegano che l’acido oleico non sbilancia il nostro metabolismo se si utilizza a digiuno e senza esagerare, l’idrolizzazione dell’olio da parte del nostro organismo richiede l’impegno del pancreas che per farlo deve liberare alcuni specifici enzimi, così come deve fare anche la cistifellea secernendo la bile, a questo punto la palla passa al fegato ed all’intestino che grazie al macrobiota interno completano la digestione. Un cucchiaio di olio al mattino può dunque divenire un “allenamento” completo per i nostri organi interni, una cosa che non fa di certo mai male.
Esagerare e andare oltre il cucchiaio potrebbe però stressare troppo gli organi e farci ottenere l’effetto contrario a quello desiderato. In questo caso i grassi in eccesso avrebbero difficoltà ad essere eliminati e resterebbero nell’organismo dando problemi anche alle cellule. Bere olio puro resta comunque poco piacevole e non sempre, a seconda dello stato del nostro organismo, questa pratica è considerata positiva. Utilizzare l’olio con parsimonia e farlo a crudo resta però una pratica globalmente sponsorizzata anche dall’OMS, una pratica che valorizza gli antiossidanti presenti in ogni pasto, agevolare la digestione anche dei carboidrati e quindi nel regolare meglio la glicemia.
In conclusione per quanto la pratica di bere un cucchiaio d’olio a stomaco vuoto stia prendendo piede, questa non è la vera prassi da seguire, anche se può portare benefici se sfruttata magari non per un lungo periodo. Cambiare le nostre abitudini e valorizzare l’olio d’oliva che utilizziamo, assumendone 2-4 cucchiai al giorno e per lo più a crudo, è il vero sistema in grado di favorire il nostro benessere senza pesare sulla linea.
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