Il bergamotto è uno dei prodotti tipici calabresi più importanti e storici dell’interno Paese. I monaci esperti di erboristeria ne facevano uso a fini terapeutici: il succo e l’essenza della bergamotta erano anticamente impiegati come agenti antiossidanti, antidepressivi o disinfettanti. Tuttavia, l’agrume più pregiato al mondo, che sviluppa eccezionali qualità organolettiche esclusivamente nella provincia di Reggio Calabria, fa il suo ingresso nel panorama della profumeria alla fine del 1600 grazie alla prima Acqua di Colonia creata da Giovanni Paolo Femminis. Originario di Crana, frazione di Santa Maria Maggiore, emigrò giovanissimo in Germania. Nel 1727, la sua “Aqua Mirabilis”, inizialmente concepita come un’essenza lenitiva, ottenne riconoscimento per le sue proprietà medicamentose dall’università della città della Renania e divenne la base di una fragrante soluzione alcolica. Questo segna l’origine del primo profumo d’Italia, e la sua diffusione a livello globale fu curata dal mercante Giovanni Maria Farina.
Conosciamo tutto quello che bisogna sapere a proposito del bergamotto
La narrazione della storia del profumo si intreccia con quella del bergamotto di Reggio Calabria, secondo la ricostruzione di Ambra Martone, figura prominente nella cosmetica italiana e presidente dell’Accademia del profumo. Nel contesto di Bergarè, un evento di quattro giorni nella città sullo Stretto, dedicato a celebrare il frutto che costituisce la base del 95% di tutti i profumi, Martone sottolinea che il bergamotto appartiene alla famiglia olfattiva Chypre, una delle combinazioni più amate al mondo.
Durante un workshop nel castello aragonese di Reggio Calabria, i professionisti della profumeria internazionale, insieme a produttori e trasformatori, hanno esaltato le qualità del bergamotto, evidenziando numeri significativi di un settore milionario. L’associazione Unionberg, composta da 480 agricoltori coordinati dal Consorzio di tutela, mira a ottenere la denominazione anche per il frutto fresco dopo la Dop per l’essenza. Con 300.000 quintali di raccolto annuo, generano 30 milioni di euro, impiegando ottemila addetti. L’80% della produzione va all’industria profumiera, generando volumi d’affari superiori a 150 miliardi di euro.
François Demachy, maestro profumiere di Dior e Chanel, conosce bene le piantagioni di bergamotto di Reggio Calabria e l’intera filiera. Ha sottolineato l’importanza del bergamotto nella profumeria non solo per la sua fragranza intrinseca ma anche per la sua capacità di unire diversi elementi. Demachy ha condiviso il suo legame personale con il profumo del bergamotto, scoperto da bambino grazie a suo padre, un farmacista che produceva un olio abbronzante con l’agrume grezzo. Il bergamotto continua a essere cruciale nella creazione di fragranze iconiche, come Coco Mademoiselle ed Eau Sauvage.
Alexandrine Demachy, consorte di François e presidente di Cosmo International Fragrances, con sede in Florida e atelier a Parigi, consulente per prestigiose maison della profumeria, torna annualmente a Reggio Calabria per ampliare le sue ricerche sull’agrume calabrese. In occasione di Bergarè, evento promosso dalla Camera di commercio di Reggio Calabria con il contributo del Consorzio di tutela, ha condiviso la prospettiva degli industriali della profumeria. Ha sottolineato che il bergamotto, simile al sale in cucina, è impiegato globalmente nella profumeria e la certificazione della quantità e qualità di bergamotto nelle essenze è cruciale. Nel 2022, i tre profumi maschili più venduti in Italia, Eau Sauvage di Christian Dior, Acqua di Giò di Giorgio Armani e Bleu de Chanel, contengono tutti un’alta percentuale di olio essenziale di bergamotto. Eau Sauvage, ad esempio, ne presenta il 10%. Anche Shalimar di Guerlain contiene ancora di più.
L’impegno verso una filiera biologica e naturale, menzionato da Alexandrine Demachy, è una regola imprescindibile per Capua 1880. Questa azienda, leader mondiale nella produzione e lavorazione del bergamotto e degli agrumi a Reggio Calabria da cinque generazioni, adotta politiche “zero waste” per sostenere la sostenibilità, ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo delle materie prime. Con clienti tra le principali multinazionali dell’industria profumiera, cosmetica e aromi alimentari, i suoi due stabilimenti, 140 dipendenti e la collaborazione diretta con numerose aziende agricole contribuiscono a un fatturato superiore a 75 milioni di euro. La Camera di Commercio di Reggio Calabria, promotrice della prima edizione di Bergarè, considera l’evento un’opportunità di confronto a livello nazionale e internazionale, offrendo spunti per la valorizzazione del territorio. Giovanna Pizzi, responsabile dell’organizzazione e dei contenuti delle quattro giornate, afferma che il bergamotto, amato dalle grandi case del lusso, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo per la provincia di Reggio Calabria. La mostra dedicata al bergamotto all’Accademia di Francia Villa Medici a Roma, annunciata da Simon Garcia, segretario generale, evidenzia l’interesse crescente per questo agrume. La cucina stellata della Calabria ha concluso Bergarè con piatti ispirati al bergamotto, presentati dagli chef Nino Rossi, Antonio Biafora e Riccardo Sculli.