L’acqua in bottiglia è diventata ormai una consuetudine nelle famiglie italiane, ma guardate l’etichetta perché non sempre fa bene ai reni.
Per molti di noi, preferire l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto è una scelta salutare o quasi obbligata, di fronte anche a quello che avviene in molte zone d’Italia, dove la manutenzione idrica è sempre più una chimera o un tabù. Ma è arrivato anche il momento di sfatare alcune false credenze, una in particolare. E cioè che l’acqua in bottiglia non è sempre la scelta più salutare, poiché alcune varietà possono essere dannose per i reni.
Questo avviene a causa dei sali minerali e della composizione chimica dell’acqua che siamo soliti acquistare al supermercato. E allora la domanda d’obbligo è: come fare a sapere se una determinata acqua fa bene oppure no alla salute? La prima e più immediata risposta sta nell’imparare a leggere le etichette, che forniscono molte informazioni rispetto a quello che beviamo a tavola e non solo tutti i giorni.
Molte prestigiose riviste, tra cui ad esempio Il Gambero Rosso, periodicamente stilano le classifiche delle migliori acque in bottiglia. Informarsi rispetto a questo è un ulteriore passaggio importante per capirne un po’ di più rispetto alla domanda iniziale, ovvero come facciamo a sapere se appunto stiamo bevendo l’acqua giusta. Bisogna poi sapere che anche l’acqua necessità di una certa dose giornaliera.
Sapere quanti bicchieri d’acqua bere al giorno per mantenere salute e benessere è sicuramente un passaggio molto importante. Bere dunque la quantità giornaliera raccomandata di acqua è cruciale per prevenire calcoli renali e infezioni del tratto urinario. Inoltre, sebbene l’acqua oligominerale sia spesso considerata la migliore per depurare i reni, le evidenze scientifiche non supportano questa affermazione.
Anche rispetto a questo passaggio importante si fa spesso molta confusione: nessun medico vi dirà mai che bere acqua in bottiglia fa male, ma vi darà delle precise raccomandazioni e indicazioni sui parametri di scelta di quello che si intende acquistare. Bere acqua è poi un’attività che da sola potrebbe non bastare: alcune tisane, a base di betulla, pilosella e mirtillo rosso americano, possono supportare la funzionalità renale e prevenire le infezioni.
Arriviamo infine alla scelta dell’acqua migliore: vi abbiamo già parlato di classifiche e vi abbiamo detto di fare attenzione alle etichette. Ma che cosa significa quest’ultimo punto? Semplicemente che bisogna preferire le acque oligominerali con un residuo fisso inferiore o uguale a 50 mg per litro, per evitare problemi renali e tutelare la salute, e in commercio, purtroppo, di acque “leggere” ce ne sono poche e non sono proprio a basso costo.
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