Ottime notizie per le mamme che lavorano. Con la nuova legge di bilancio è in arrivo il bonus mamma. Ecco come cambieranno le buste paga.
Tre le novità in arrivo con la nuova manovra di bilancio dovrebbe trovare spazio – oltre al rafforzamento del bonus per gli asili nido – anche delle novità in busta paga per le mamme lavoratrici.
Novità positive, in questo caso, perché parliamo di aumenti che sicuramente, in un momento non facile come questo, daranno respiro alle famiglie. Buste paga più ricche dunque, soprattutto quando l’incremento previsto dal governo andrà a regime.
Ma cerchiamo di capire in che cosa consiste questo “bonus mamma” che dovrebbe arricchire le buste paga delle madri che lavorano a partire dal prossimo anno.
Bonus mamma, cosa cambierà nella busta paga delle madri lavoratrici
Stando alla bozza della manovra di bilancio, dal 1° gennaio 2024 le mamme lavoratrici con due o più figli avranno la possibilità di godere di una decontribuzione.
Più nel dettaglio, non verrà trattenuta dalla busta paga la quota di contributi che risultano a carico del lavoratore dipendente, equivalente circa a un 9% della retribuzione mensile lorda.
Il provvedimento avrà validità per un anno per le mamme lavoratrici con due figli e fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. Invece per le donne che hanno tre o più figli lo sgravio avrà validità triennale fino al compimento dei diciotto anni del figlio più piccolo. In totale, però, di quanto andranno ad aumentare le buste paga delle madri lavoratrici?
In genere le aliquote delle contribuzioni a fini pensionistici, Ivs, sono pari al 33%, il 9,19% delle quali a carico del lavoratore mentre la parte residua risulta a carico del datore di lavoro. Stando a quanto spiegano gli esperti, però, l’aumento reale dello stipendio per le mamme lavoratrici non sarà pari a 9,19%. Questo perché per tutto l’arco del 2024 sarà confermato lo sgravio fiscale, per tutti i lavoratori, del 6% o 7% a seconda del il reddito.
Perciò in realtà, a conti fatti, il bonus mamme porterà, sempre a seconda del reddito, a un aumento del 3,19% (nel caso in cui spetti la decontribuzione generale del 6%) e del 2,19% (se invece spetta la decontribuzione del 7%). Alcune simulazioni apparse su Quotidiano.net hanno determinato un aumento mensile in busta paga di 21,90 euro lordi nel caso di uno stipendio mensile lordo di 1.000 euro (cioè il 2,19% di 1.000 euro). Aumento che invece per uno stipendio di 1.400 euro lordi arriverà a 30,66 euro, a 63,80 euro su uno stipendio di 2.000 euro e a 85,87 euro su uno stipendio mensile lordo di 2.692 euro (dunque al 3,19%).
Per l’aumento pieno del 9,19% bisognerà aspettare il termine della decontribuzione generale del 6 e del 7% valida per tutti i lavoratori. Sempre facendo riferimento agli importi precedenti, allora, su uno stipendio medio lordo mensile di 1.000 euro la busta paga crescerà di 91,9 euro, mentre chi percepisce 2.000 euro lordi al mese vedrà aumentare lo stipendio di 182 euro. Chi invece ha una busa paga lorda mensile di 2.692 euro la vedrà lievitare di 247,39 euro .