Questa mattina, è stato trovato in fondo ad un canalone il cadavere del runner di 55 anni scomparso domenica da Bovegno, in provincia di Brescia.
Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche dell’uomo di 55 anni che da domenica mattina era scomparso da Bovegno, comune della provincia di Brescia. Il runner 55enne si era recato qui per il suo consueto allenamento.
Non ricevendo più sue notizie e non vedendolo tornare a casa, la compagna ha segnalato la scomparsa alle forze dell’ordine che hanno attivato le ricerche, operazioni terminate oggi quando le squadre di soccorso hanno rinvenuto il cadavere del runner in fondo ad un canalone. L’uomo sarebbe scivolato per circa cento metri perdendo la vita.
Bovegno, runner scomparso durante l’allenamento: trovato il cadavere in fondo ad un canalone
Fabio Ferrari, l’ingegnere di 55 anni di cui si erano perse le tracce nella mattinata di domenica 28 gennaio, è stato trovato privo di vita. La tragica scoperta questa mattina, a circa 48 ore dalla sua scomparsa, a Bovegno, in provincia di Brescia.
Il runner, residente che viveva a Provaglio d’Iseo, era arrivato a Bovegno, come era solito fare, per allenarsi qualche ora. Purtroppo, però, come riporta la redazione de Il Corriere della Sera, durante la corsa si sono perse le sue tracce e la compagna, non riuscendo più a contattarlo telefonicamente, ha deciso di lanciare l’allarme.
Subito sono scattate le ricerche a cui hanno preso parte i carabinieri forestali, i vigili del fuoco, gli uomini del Soccorso alpino, la Guardia di finanza ed i volontari della Protezione civile. Dopo due giorni, però, stamane le squadre che stavano setacciando la zona hanno individuato il corpo senza vita di Ferrari, in fondo ad un canalone. Dopo la constatazione del decesso, i soccorritori hanno recuperato il cadavere.
La ricostruzione della tragedia
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si sarebbe trattato di un drammatico incidente: il 55enne sarebbe scivolato accidentalmente mentre percorreva un sentiero, un volo di circa 100 metri che non gli ha lasciato scampo. Si ipotizza che la caduta possa essere stava provocata dal ghiaccio formatosi lungo il sentiero. L’autorità giudiziaria non ha disposto ulteriori esami sulla salma ed ha firmato il nullaosta per la restituzione alla famiglia che potrà procedere con le esequie.