Claudio Sterpin, nel caso di Liliana Resinovich, rappresenta il grande accusatore: ma chi è quest’uomo che per molti è enigmatico.
Lo hanno definito “l’etiope di Trieste”, per altri è “l’uomo chiamato cavallo”, negli ultimi mesi è diventato famoso a livello mediatico in tutta Italia, per il suo ruolo di grande accusatore nel giallo di Liliana Resinovich, ancora una volta tra i più coinvolgenti della trasmissione Chi l’ha visto?. Lui è Claudio Sterpin e sin dal giorno della sparizione della 63enne triestina ha spiegato di essere per lei più di un amico.
Un ruolo che lo ha reso il grande accusatore in questa vicenda, sebbene col passare del tempo – in una sorta di derby tra tifoserie opposte – in tanti lo hanno accusato di comportamenti ambigui, tanto quanto fanno coloro che credono nella sua versione dei fatti, nei confronti di Sebastiano Visintin, il vedovo della donna morta a Trieste. Qualcuno rimprovera a Sterpin di essersi rifatto prontamente una vita una volta rimasto vedovo.
Ma chi è questo personaggio che continua appunto a lanciare accuse e a sostenere tesi che al momento non vengono supportate da fatti sulla morte di Liliana Resinovich? Nato a Trieste nel 1939, Claudio Sterpin è noto per la sua carriera sportiva nei Bersaglieri e come maratoneta e marciatore: proprio nel 2020 aveva festeggiato 60 anni di attività agonistica e nello stesso anno è rimasto vedovo.
L’uomo ha una figlia, che in più occasioni ha dichiarato di non aver mai conosciuto Liliana e di non sapere di relazioni extraconiugali del genitore. Che invece sostiene di frequentare Liliana da decenni. Secondo la sua versione dei fatti, addirittura la donna avrebbe voluto lasciare il marito per stare con lui. Tuttavia, il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, nega problemi nel loro matrimonio e dubita delle dichiarazioni di Sterpin.
Proprio lo stesso Visintin, sull’argomento, ha rilasciato una lunga intervista alla trasmissione Chi l’ha visto?. Liliana è scomparsa il 14 dicembre 2021, dopo aver comunicato con Sterpin, e il suo corpo è stato trovato 22 giorni dopo. Proprio Claudio Sterpin è il maggiore sostenitore della tesi dell’omicidio, dice che ad agire potrebbero essere state addirittura tre persone e che la donna prima di essere uccisa sarebbe stata picchiata.
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