Tiene banco il caso di Andreea Rabciuc: l’esame del Dna conferma che si tratta di lei, per la sua morte è indagato solo Simone Gresti.
Ci sarà spazio anche per il caso di Andreea Rabciuc nella puntata di Chi l’ha visto? del 14 febbraio: proprio nelle scorse ore, è arrivata la conferma dall’esame del Dna che i resti trovati nel casolare nelle campagne jesine appartengono proprio alla giovane sparita due anni fa nella zona. Sono davvero tanti i punti da chiarire in questa vicenda, in primis se il corpo della giovane sia stato portato nel casolare o sia sempre rimasto lì.
Prima per la scomparsa e ora per la morte della giovane, c’è un solo indagato, il fidanzato dell’epoca, Simone Gresti, il quale respinge ogni accusa che gli viene attribuita. Peraltro, proprio nelle ultime settimane, alle indagini per sequestro di persona e per spaccio di stupefacenti, si aggiungono le accuse di omicidio ovvero istigazione al suicidio. Accuse gravi, che l’uomo respinge, sostenendo di aver sempre agito a tutela della ragazza.
Ogni pista rispetto a quello che potrebbe essere accaduto ad Andreea Rabciuc rimane aperta, con Simone Gresti che ha spiegato in più occasioni che quella sera della scomparsa la giovane avrebbe dovuto vedere altre persone, e per questo lui avrebbe preso il cellulare. La ragazza si sarebbe comunque allontanata dalla roulotte in cui si trovava insieme al fidanzato e a una coppia di amici.
Inoltre, Simone Gresti ha sostenuto la tesi che sul luogo del ritrovamento della giovane possa essere stato messo in piedi un vero e proprio depistaggio, spiegando dunque di non credere che la sua ex fidanzata si sia suicidata e abbia lasciato un biglietto. Sostiene anche che la stessa Andreea Rabciuc gli avrebbe dato il cellulare, prima del litigio e della successiva fuga. Dettagli su cui continuano le verifiche.
Ma nel frattempo l’uomo, sia per bocca sua che del suo avvocato, sostiene di star passando due anni di inferno e di avere diritto a rifarsi una vita, si difende da ogni accusa e spiega che anche solo andare in un bar per lui sarebbe diventato un problema. Dunque, Simone Gresti – che di mestiere fa l’autotrasportatore – nega qualsiasi coinvolgimento nella morte della ex.
Intanto, nelle scorse settimane, Emanuele Giuliani, l’avvocato dell’uomo indagato per la morte di Andreea Rabciuc, ha spiegato come il suo assistito sia comunque “tranquillo” e “continua a lavorare come autotrasportatore, ha una compagna e una vita piuttosto serena nonostante le indagini”.
Confermata dunque una nuova fidanzata nella vita dell’uomo, che cerca di lasciarsi dietro un passato davvero pesante, negando le sue responsabilità rispetto a quanto accaduto la notte della scomparsa della giovane. Una sparizione che – come evidenziato – ha tanti, troppi punti ancora da chiarire.
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