Chi ha inventato il calcio?

È lo sport più popolare e praticato al mondo: appassiona circa 265 milioni di persone in tutto il globo, e per praticarlo bastano due pali ‘come porta’, un pallone e delle scarpe abbastanza comode. Stiamo parlando del calcio. Ma quando è nato il calcio e dove? Le origini di questo sport sono antichissime: secondo i dati storici a disposizione, sarebbero stati i cinesi i primi a ‘calciare dei palloni’ nel III secolo a.C. Tuttavia, il calcio sarebbe stato formalizzato in Inghilterra solo in un secondo momento, più precisamente nel XIX secolo.

C’è un però in tutto questo. Come affermato da Mary Miller, docente di storia dell’arte all’Università di Yale, l’origine di questo sport avrebbe avuto luogo nelle Americhe: “Il concetto di sport di squadra trova le proprie origini in Mesoamerica”. Qui, ben prima che Colombo scoprisse i vasti territori sconfinati d’America, i popoli praticavano un particolare sport che prevedeva l’uso di un pallone che veniva creato con la resina degli alberi. Non si sa precisamente dove e quando sia nato questo gioco, ma era già molto diffuso circa 3mila anni fa circa tra le culture mesoamericane.

Il calcio come non lo conosciamo

Il calcio non si chiamava calcio, ovviamente: il suo nome cambiava tra le varie culture, così come le regole. Alcune di queste varianti prevedevano che si usassero palle di gomma di oltre 7 kg, o che la palla venisse colpita solo attraverso alcune parti del corpo o usando racchette o mazze. Nello specifico, i giocatori aztechi facevano rimbalzare la palla da una squadra all’altra usando i glutei e i fianchi, cercando di colpire il muro dell’avversario con un solo rimbalzo.

Una partita di calcio tra bambini
Immagine | Pixabay @sasint – Spraynews.it

Proprio per via della pesantezza della palla, alcuni potevano subire delle lesioni potenzialmente mortali. Tuttavia, nonostante questo fosse praticato come sport quotidiano, per i popoli mesoamericani questo gioco aveva una valenza sacra sia nella religione, che nelle attività belliche. Infatti veniva usato dai re aztechi come alternativa alla guerra, per risolvere questioni diplomatiche o ottenere il diritto a governare. Diversamente, alcuni giochi nelle culture maya e di Veracruz prevedevano invece il sacrificio umano per chi perdeva, anche se i dettagli di questa pratica non sono chiarissimi. A testimoniarlo alcuni pannelli decorativi ritrovati in alcuni campi da gioco, che raffigurano proprio il momento del sacrificio.

Il calcio oggi

La versione moderna del calcio, tuttavia, è nata in Inghilterra. Qui, nel XIX secolo, fu codificato e formalizzato un gioco che già da secoli veniva praticato con numerose varianti in modo del tutto informale. Il corso delle cose fu naturale: negli anni ’40 del XIX secolo, diverse scuole britanniche stabilirono degli standard di gioco, cosa che rese possibile organizzare dei veri e propri tornei tra giocatori che condividevano le stesse regole. Con il crescere della popolarità del gioco, e le regole che iniziavano a imporsi nello sport stesso, i giocatori si riunirono nella London Football Association. In un secondo momento, alcune squadre avevano già iniziato a reclutare dei giocatori della classe operaia pagandoli però in segreto. L’ingresso dei giocatori professionisti, infine, portò nel 1904 a istituire la Fédération Internationale de Football Association, la FIFA.

Da lì in poi è storia. Miller definisce lo spirito del calcio “un intricato lavoro di squadra”, capace di unire dilettanti, professionisti, bambini, adulti con la stessa passione.

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