Incredibile ma chi non ha contributi perché non ha mai lavorato riceve un assegno dall’INPS ogni mese: di cosa si tratta e come ottenerlo!
Siamo abituati a credere che per ricevere una pensione sia necessario aver effettuato un determinato numero di versamenti contributivi obbligatori. Tuttavia, è possibile ricevere un assegno dall’istituto previdenziale anche per coloro che non hanno mai lavorato.
In base all’attuale riforma pensionistica in vigore, per raggiungere la pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere 67 anni di età e avere versato almeno 20 anni di contributi obbligatori. Tuttavia, per favorire alcune categorie di cittadini, i vari governi che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno visto a disposizione delle forme di pensionamento anticipato. Così facendo alcuni lavoratori possono accedere alla pensione prima del sessantesimo anno di età e con un versamento contributivo inferiore.
Ma oggi vogliamo parlarvi della possibilità di ricevere un assegno dall’INPS, ogni mese, senza aver mai lavorato.
Pensione di vecchiaia senza aver mai lavorato: facciamo chiarezza
I lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi hanno l’obbligo di versare una quota dei propri ricavi nelle casse previdenziali dell’INPS o di qualsiasi altro fondo accreditato. In questo modo, al momento del ritiro dal lavoro, il pensionato potrà ricevere un assegno mensile che gli permetterà di avere una vecchia serena.
Sono milioni gli italiani che non hanno mai lavorato e nella maggior parte dei casi si tratta di donne. Queste hanno deciso di dedicarsi interamente alla cura della famiglia e dei figli, per questo motivo non hanno effettuato versamenti contributivi. Pertanto, arrivate all’età del pensionamento non hanno la possibilità di percepire un assegno mensile.
Ma, per fortuna, esiste una forma di assistenza minima che permette, anche a coloro che non hanno mai lavorato nella loro vita, di ottenere un assegno dall’INPS. In questo modo anche la suddetta categoria di cittadini può ricevere un sostegno, durante la fase più anziana della vita.
Si tratta di un piccolo riconoscimento economico conosciuto con il nome di assegno sociale. Non si tratta di una pensione vera e propria pensione ma di una misura assistenziale, indirizzata in favore dei cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate. L’assegno sociale del 2023, prevedeva il riconoscimento di un importo del valore di 503,27 €. La somma di denaro è riconosciuta ogni mese, per 13 mensilità.
Per ottenere questo emolumento dall’INPS è necessario rispettare determinati requisiti e presentare una domanda all’istituto previdenziale. Occorre avere compiuto 67 anni, essere cittadini italiani o stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno, non avere superato Il limite reddituale fissato a 6542,51 euro.