Due donne, la 46enne Nicoletta Zomparelli e la figlia 19enne, di nome Reneé Amato, sono state uccise dal finanziere Christian Sodano a Cisterna di Latina.
Una nuova strage familiare, questa volta compiuta a Cisterna di Latina e le vittime sono la 46enne Nicoletta Zomparelli e la figlia 19enne, di nome Reneé Amato, due donne che erano intervenute per difendere una loro familiare intima, Desyree, che rispetto alle donne uccise era figlia e sorella. A sparare è stato Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza.
Il giovane uomo, che ha solo 27 anni, ha fatto fuoco con la pistola d’ordinanza contro le due donne, nell’abitazione di queste, che si trova nel quartiere di San Valentino. La strage familiare è avvenuta oggi pomeriggio, 13 febbraio, intorno alle ore 17. A lanciare l’allarme, l’unica sopravvissuta alla strage, che è riuscita a scappare dalla furia omicida dell’uomo.
La ragazza sopravvissuta, la 22enne Desyree Amato, ha quindi chiamato i militari dell’Arma dei Carabinieri, i quali giunti sul posto hanno scoperto quanto era avvenuto. La ricostruzione viene fatta dalla stampa locale e la vicenda è ora ripresa dai principali network nazionali. Una nuova strage familiare, dunque, dopo quanto avvenuto nei giorni scorsi, con il terribile sterminio compiuto da un uomo in Sicilia.
A quanto pare, l’obiettivo del killer, un finanziere, quindi un servitore dello Stato, era l’unica sopravvissuta alla strage, con cui era fidanzato e con cui stando ai primi dettagli emersi stava litigando quando la mamma e la sorella di lei si sono intromesse. Sul luogo della strage, oltre ai Carabinieri, sono arrivati il 118 e i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a transennare l’area, quindi Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
Christian Sodano era in fuga ed è stato arrestato poco dopo dai poliziotti della Squadra Mobile di Latina, guidati dal vice questore Mattia Falso. Secondo quanto è filtrato, l’uomo dopo la strage avrebbe cercato rifugio da un parente, che vive nel quartiere Q4 di Latina. Desyree Amato, di fronte alla reazione violenta del fidanzato, era riuscita a scappare rinchiudendosi in bagno.
Successivamente, era fuggita via dalla propria abitazione, tanto che i carabinieri l’hanno poi rintracciata vicino a un distributore di benzina in Via Monti Lepini. Christian Sodano, originario di Minturno, ma in servizio a Ostia, sarebbe arrivato a casa della fidanzata per un chiarimento, ma nel giro di breve tempo prima avrebbe avuto una violenta discussione, poi quando le familiari della giovane sarebbero intervenute, non avrebbe esitato a sparare.
A indagare su quanto avvenuto e sul contesto in cui la strage è maturata sarà il sostituto procuratore di Latina, Valerio De Luca, sebbene il quadro sia abbastanza chiaro e niente giustifica quello che è accaduto. Christian Sodano, secondo quanto si apprende, sarebbe già stato incriminato per duplice omicidio e verosimilmente il fermo si tramuterà in arresto. Dopo il delitto di Elisa Ciotti, questo è il secondo omicidio nel quartiere di San Valentino.
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