Il ceppo batterico in esame appartiene alla specie Vibrio cholerae, ma non ai sierogruppi che causano colera. Il paziente potrebbe essere dimesso a giorni
Alla fine non era colera. Un certo timore si era già diffuso, per il possibile ritorno della malattia infettiva in Italia, dopo cinquant’anni. Complice anche il fatto che la notiza dell’uomo di 71 anni ricoverato in Sardegna con tutti i sintomi che lasciavano pensare al colera, era stata battuta da tutte le agenzie e diffusa da tutti i mezzi di comunicazione. Invece oggi arriva la smentita dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il paziente, come dicevamo, è un uomo di 71 anni di Arbus, in Sardegna. è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, perché, si è detto, “contagiato dal colera“. I sintomi erano disturbi gastrointestinali che non mostravano miglioramenti dopo gli abituali trattamenti medici.
Così, fattasi avanti l’ipotesi del colera, è scattato il protocollo del caso e, svolti gli esami necessari, dalle colture sarebbe emersa la presenza del batterio Vibrio cholerae. Anche sulle cause del contagio erano state proposte delle ipotesi. Per i medici, infatti, potevano essere stati sostanzialmente due i fattori scatenanti: ingestione di acqua non potabile con presenze di reflui non purificati. Oppure consumo di frutti di mare crudi.
Oggi però la smentita arriva dall’Istituto Superiore di Sanità e a comunicare la notizia è stato l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Carlo Doria.
“Il ceppo batterico isolato nel paziente di Arbus non appartiene alle tipologie responsabili della maggior parte delle epidemie da colera“, ha dichiarato Doria, spiegando che il paziente si trova ancora ricoverato nell’ospedale di Cagliari ma che è in via di guarigione. “La conferma è arrivata oggi dall’Istituto superiore di Sanità che ci ha comunicato la negatività del campione ai ceppi 01 e 0139. Un’ulteriore buona notizia, in una situazione gestita al meglio dal sistema sanitario regionale, con il coordinamento dell’assessorato della Sanità“, ha aggiunto Doria.
Come si è causato allora il fraintendimento? Lo spiega l’Iss, analizzando i risultati delle analisi effettuate dall’Istituto stesso: “Il ceppo batterico in esame appartiene alla specie Vibrio cholerae, ma non ai sierogruppi che causano colera. Il ceppo ritrovato è abbastanza comune negli ambienti acquatici salmastri e normalmente non provoca sintomi. Pertanto gli esperti del Dipartimento di Malattie Infettive hanno emesso risposta ufficiale per cui non si conferma il caso di colera per quanto concerne il campione in esame“.
Il caso di colera in Sardegna dopo cinquant’anni quindi non è più un caso e non si tratta neppure di colera. L’uomo potrebbe essere dimesso dall’ospedale già nei prossimi giorni.
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