Corri dei grandi rischi se trovi lavoro e non lo comunichi all’Inps, fai molta attenzione alle dure conseguenze.
L’indennità di disoccupazione è un sussidio mirato ai soggetti che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria e dato che non percepiscono un reddito, tali categorie possono percepire un sussidio proporzionato al reddito del lavoro precedente. Il lavoratore che si trova in stato di disoccupazione, e che è collocato in cassa integrazione, deve dare comunicazione all’Inps in maniera preventiva dello svolgimento di una nuova attività. Sarà lo stesso lavoratore infatti a subire le conseguenze e le sanzioni nel caso di mancata comunicazione. Ciò si riferisce ai percettori della Naspi, non vi è infatti il divieto di iniziare un nuovo lavoro, in alcuni casi il reddito percepito porta solo ad una riduzione dell’indennità, ma non alla sua sospensione, a patto però che il soggetto soddisfi determinati requisiti.
Chi percepisce la Naspi può comunque svolgere un nuovo lavoro tuttavia, è necessario che l’impiego sia a tempo determinato e che il contratto abbia una durata inferiore a sei mesi, inoltre il reddito percepito deve essere inferiore agli 8145 €. Entro 30 giorni dall’inizio del nuovo impiego bisogna comunicare obbligatoriamente all’Inps la novità. Insieme alla comunicazione deve essere reso noto anche il reddito percepito, secondo il contratto. Una volta ricevute determinate informazioni, l’istituto provvederà a ridurre la Naspi, solitamente l’importo sarà pari all’80% di quanto già percepito precedentemente. Nel caso in cui nella comunicazione venga riportato solo l’inizio di una nuova attività, senza specificare il reddito, l’Inps provvederà a sospendere l’indennità per l’intera durata del contratto lavorativo.
Nel caso di reddito basso non ci saranno problemi per continuare a percepire la Naspi infatti, la riduzione sarà esigua e si potrà percepire il sussidio anche mentre si svolgerà il nuovo impiego. Comunicare l’inizio di un nuovo lavoro, è obbligatorio, in caso di mancata comunicazione infatti, è prevista una sanzione amministrativa di importo variabile, tra i 100 € e i 500 €. Sono tenuti inoltre a comunicare l’inizio di un nuovo lavoro all’Inps, anche percettori di reddito di cittadinanza, di supporto alla formazione o dell’assegno di inclusione. In tutti questi casi dunque l’ente deve essere al corrente dei cambiamenti del cittadino, così da sospendere o diminuire il contributo statale, a seconda del reddito percepito dal soggetto, e dalla tipologia di contratto lavorativo.
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