In Arabia, Cristiano Ronaldo continua a rischiare tantissimo. Questa volta, con il suo ultimo gesto, ha forse superato ogni limite
È vero che con il suo passaggio all’All-Nassr ha segnato, di fatto, l’inizio della rivoluzione del calcio arabo. Ma Cristiano Ronaldo, in Arabia Saudita, continua a rischiare veramente tantissimo. Il suo ultimo gesto, per le leggi arabe, potrebbe essere punito addirittura con l’arresto. Ecco cosa è successo.
L’anno scorso il fuoriclasse portoghese, vincitore di numerosi titoli, ha scelto, di fatto, di porre fine alla sua carriera ad alti livelli, andando a giocare e facendosi ricoprire dai soldi in Arabia Saudita. Ovviamente, è stato accolto come una divinità dalle autorità locali che, forse, già pregustavano il fenomeno che si sarebbe innescato nel giro di pochi mesi.
Questa estate 2023, infatti, sarà ricordata come l’estate in cui gli arabi hanno tentato di conquistare il calcio mondiale, oppure quella in cui hanno iniziato a farlo Tanti, tantissimi, i campioni che hanno scelto di dare uno stop alla loro carriera agonistica ad alti livelli in nome del denaro: dal Pallone d’oro Karim Benzema a Marcelo Brozovic, Sadio Mané, Kalidou Koulibaly e, da ultimo, Roger Ibanez.
Insomma, Cristiano Ronaldo ha aperto un ciclo, per il quale, sicuramente, al netto degli ingenti guadagni, gli arabi gli saranno grati. Ma il campione portoghese spesso dimentica di non essere più a casa, in Europa. Ecco il suo ultimo gesto che rischia di portargli un mucchio di guai.
Nel corso dell’ultima partita disputata dal suo All-Nassr, CR7 ha infatti trasformato il rigore decisivo che ha sconfitto gli iracheni dell’Al Shorta portando la squadra di Riad nella finale della Champions League araba. Ronaldo ha regalato al suo club il match di Ta’if contro l’Al Hilal, derby che si preannuncia infuocato.
Ma il clima è già piuttosto acceso. Già, perché dopo aver trasformato il rigore decisivo, il Cristiano Ronaldo ha esultato insieme ai compagni, ma, soprattutto, ha fatto il segno della croce, gesto che, sulla base delle durissime leggi coraniche dello stato arabo sarebbe vietato. Appena alcune settimane fa, peraltro, lo stesso Ronaldo aveva creato scalpore, portandosi la mano sui genitali verso i tifosi che lo insultavano inneggiando a Leo Messi.
Gesti e comportamenti che, qualora fossero commessi da una persona normale avrebbero fatto scattare l’arresto e, forse, anche qualcosa in più. Trattandosi di Cristiano Ronaldo, però, al momento le autorità fanno sapere che CR7 lì in Arabia può fare tutto quello che vuole. Sia i gesti volgari, sia il segno della croce.
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