Il progetto arriva dalla Colombia. Questi “coperchi” sono stati pensati per isolare termicamente il tratto di spiaggia dove sono deposte le uova
Le tartarughe marine esistono da oltre 100 milioni di anni. Questo le rende una delle specie più antiche che vivono sulla terra. Tuttavia, la tartaruga è classificata come “specie in pericolo” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), questo vuol dire che è un animale a rischio estinzione. Una possibile soluzione arriva ora dalla Colombia, dove il Sea Turtle Conservation Program (ProCTMM), l’agenzia pubblicitaria Wunderman Thompson Colombia, e l’azienda produttrice di creme solari Banana Boat hanno sperimentato delle “cupole” per proteggere le tartarughe marine durante la fase della deposizione e l’incubazione delle uova.
Il primo a mettere in pericolo l’esistenza della tartaruga è proprio l’uomo: pesca accidentale, turismo balneare nei siti di nidificazione e inquinamento dell’habitat sono le principali minacce alla sua sopravvivenza.
E pensare che si tratta di animali molto forti: fin dalla nascita sono abituati a provvedere autonomamente a se stessi. Le femmine di tartaruga, infatti, si recano sulle spiagge per deporre le uova. Le uova si schiudono dopo un’incubazione di circa 50 giorni e quindi i neonati devono raggiungere l’acqua. Poiché in questa fase non ci sono cure parentali, i neonati si abituano immediatamente a fare i conti con i pericoli del mondo esterno.
Si stima che negli ultimi 30 anni, più di 1.1 milioni di tartarughe marine siano state uccise illegalmente, mentre, solo nel Mar Mediterraneo, sono 150.000 gli esemplari catturati accidentalmente ogni anno. L’80% di quelli recuperati hanno ingerito plastica. A questo si aggiungono i cambiamenti climatici che stanno esponendo le tartarughe marine a minacce ancora più insidiose, soprattutto se si pensa al fatto che il sesso dei nascituri è determinato dalla temperatura del luogo di deposizione delle uova. Di solito, infatti, i maschi nascono da uova deposte nella parte più profonda e più fresca del nido: se la temperatura supera i 33 gradi, molto probabilmente dalle uova usciranno individui di sesso femminile. Con temperature sempre più elevate, quindi, i piccoli nasceranno solo di genere femminile, rendendo impossibile la riproduzione.
Una possibile soluzione arriva dalla Colombia e, in particolare, da un’iniziativa congiunta tra il Sea Turtle Conservation Program (ProCTMM), l’agenzia pubblicitaria Wunderman Thompson Colombia, e l’azienda produttrice di creme solari Banana Boat. Le tre realtà hanno creato delle vere e proprie cupole di legno cosparso di olio di lino, importante per evitare la formazione di umidità e con la parte interna realizzata in terracotta, così da garantire l’isolamento termico mentre una serie di fessure permette una circolazione ottimale dell’aria.
Si tratta di una “soluzione innovativa e sostenibile per proteggere le tartarughe dagli effetti dannosi del riscaldamento globale. Le Nest Domes sono le prime cupole naturali che regolano la temperatura della sabbia sulle spiagge dove si schiudono le tartarughe marine, fornendo ombra e ventilazione per proteggere i neonati maschi e femmine dall’estinzione“, dicono gli ideatori. E la speranza per il futuro di questi animali è tutta sotto questi gusci.
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