Una grande notizia per tutti i collezionisti, si potrà avere la targa originaria della propria vettura di valenza storica, ecco il decreto
Tutti gli amanti delle vetture d’epoca, i collezionisti in particolare, hanno un cruccio particolare: non riuscire ad avere la targa originaria del veicolo. Finora, infatti, non è stato possibile ottenere la targa originaria ed è un dettaglio non secondario. Basta immaginare una Bugatti d’epoca o una Alfa Romeo storica con una targa dei nostri giorni.
Ma anche l’automobilista che ha semplicemente conservato la vecchia auto di famiglia, con una vecchia auto dalla carrozzeria lucida fiammante e il motore ancora in perfette condizioni alle prese con una targa del tutto estranea al modello. Le cose stanno comunque per cambiare, perché è entrato in vigore il decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ecco i dettagli.
Cosa cambia con il nuovo decreto ministeriale
Con il decreto Targhe Storiche si ha la possibilità di ottenere le targhe automobilistiche di prima iscrizione della vettura al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Il decreto è comparso sulla Gazzetta Ufficiale del 26 settembre, ma occorrerà attendere 60 giorni dalla pubblicazione per potre presentare domanda. Solo da quel giorno inizieranno le procedure per la richiesta.
Ad essere coinvolti tutti i veicoli dotati di Certificazione di Rilevanza Storica, secondo l’articolo 60 del Codice della Strada che attesta le caratteristiche di originalità del mezzo. Si tratta di un traguardo fortemente voluto dall’Automotoclub Storico Italiano, proprio a tutela del patrimonio motoristico d’epoca. I veicoli interessati devono possedere quindi un Certificato di Rilevanza Storica, cancellati d’ufficio o per esportazione.
La cancellazione d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico e dall’Archivio Nazionale dei Veicoli avviene per il mancato pagamento del bollo d’auto per tre anni consecutivi, mentre per esportazione si intende lo spostamento definitivo all’estero del veicolo. Coinvolte anche le vetture re-immatricolate e quelle di origine sconosciuta, ma non di provenienza estera, quindi italiane e re-immatricolate.
La domanda per la targa storica si dovrà presentare presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o un ufficio della Motorizzazione Civile, seguendo la procedura indicata. Ma ora le tristi note, la richiesta della targa d’epoca non sarà gratuita. Bisognerà effettuare un pagamento che sarà pari a 549 euro per le autovetture, mentre per le moto storiche e i mezzi agricoli si verseranno 247,50 euro.
Le automobili, inoltre, dovranno versare altri 200 euro per il rifacimento della targa. Va ricordato che se la targa sarà in tutto per tutto quella storica, identica a quella del periodo di immatricolazione, il libretto di circolazione resterà immutato cioè quello oggi in uso.