Denise Pipitone, si riaccende la speranza: finalmente la svolta che arriva da una foto che fa pensare ad un epilogo vicino su una vicenda che tiene ancora oggi col fiato sospeso dopo anni di ricerche.
Domenica 12 maggio a Domenica In di Mara Venier si è tornato a parlare di uno dei casi che da anni tiene gli italiani col fiato sospeso, quello dell’allora piccola Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004 e non più ritrovata dalla famiglia. Che non ha mai smesso di perdere le speranze quasi a distanza di 20 anni da quel tragico giorno. All’epoca Denise aveva 4 anni.
A parlare della figlia, sempre con grande emozione, nel salotto di Domenica In è stata ancora una volta mamma Piera Maggio, che ha confermato la sua speranza di riabbracciare sua figlia che secondo lei è viva e non sa cosa le è accaduto quando era piccola ed indifesa. Ci sono ad oggi alcune piste che si seguono con tenacia non solo dalla famiglia ma anche dalle forze dell’ordine, in particolare grazie ad una foto.
Che potrebbe essere davvero quella di Denise. Nel programma della Venier la donna ha confermato che si sta lavorando su una ragazza che somiglia molto a sua figlia: “Io voglio sapere a tutti i costi chi è questa ragazza, anche se quella foto risale a molti anni da. Stiamo cercando di individuare l’anno, e chi erano quelle persone accanto alla piccola”. Queste le prime parole di Piera Maggio a Mara Venier.
La donna ha poi continuato, affermando di non affezionarsi a caso di quella foto, perché in effetti ci sono delle somiglianze importanti con Denise e quindi bisogna approfondire le ricerche. Non si trascura nessun dettaglio, quindi, per Piera Maggio che ha confermato anche alla celebre conduttrice di non arretrare di un centimetro nelle ricerche della figlia scomparsa.
La speranza di Piera Maggio e di tutta Italia e il giallo delle microspie in casa
Andando ad indagare su quella foto che viene richiamata all’attenzione da Piera Maggio, pare che si tratti di uno scatto che risale al 2012, e ritrae una famiglia di etnia rom. In quell’anno Denise avrebbe avuto 12 anni e tutto pare possa combaciare con i dati della ragazza, quindi come ha più volte ribadito sua madre, le ricerche devono continuare, così come ripete incessantemente ormai da 20 anni.
Che l’etnia rom possa in qualche modo rientrare nel caso di Denise c’è più di qualche sospetto, anche perché all’indomani della scomparsa della piccola quella di Mazara del Vallo decise di abbandonare la città. Per paura di ripercussioni o perché effettivamente loro c’entravano qualcosa in questa vicenda? E’ questa la domanda che si pongono in tanti. Va avanti questa vicenda, quindi.
Tingendosi anche di giallo, considerando che qualche giorno fa Piera Maggio ha denunciato alle forze dell’ordine di aver trovato nella sua casa della microspie collegate alla rete elettrica e ben funzionanti. La donna si chiede, così come l’Italia intera, chi possa aver compiuto questo gesto e per quale motivo. La scoperta era avvenuta dopo alcuni lavori di manutenzione.
Nei giorni scorsi la Procura di Marsala ha disposto il sequestro delle due microspie con i pm che hanno anche aperto un’inchiesta a carico di ignoti per capire chi in effetti ha agito per violare la privacy della famiglia di Denise. Solo nei prossimi giorni se ne saprà di più su questa vicenda che tiene sempre accesa la speranza di tutta Italia (per rimanere sempre aggiornati sulle news di primo piano continuate a seguirci qui).