Gli esperti ne sono sicuri e questo gennaio lo ha già confermato, bisognerà prepararsi al peggio!
Già analizzando i dati del passato 2023 è stato stabilito che questo sia stato un anno da record, purtroppo però non parliamo di nulla di positivo. Ancora una volta a preoccupare è il cambiamento climatico e le temperature globali del nostro pianeta che continuano ad alzarsi sempre di più. Proprio nel 2023 si è infatti toccata la temperatura media più alta mai registrata ma tale record non è purtroppo destinato a durare a lungo, soprattutto guardando i dati più recenti. Lo stesso gennaio 2024 è infatti stato un mese da record in quanto a caldo anomalo, il più caldo di tutti i tempi con temperature che in alcune zone d’Italia sono state più che primaverili. A favorire tutto ciò sono le emissioni di carbonio prodotte dall’uomo che in alcuni casi, in concomitanza con eventi naturali come El Nino, possono causare impennate con ripercussioni affatto positive. Ma per il futuro possiamo stare sereni? Questa è la domanda di molti e gli scienziati sembrano avere già la risposta.
Le prospettive future sul clima non sono rassicuranti: C’è il 33% di possibilità che il 2024 stabilisca nuovi record di temperature!
Il cambiamento climatico continua ad allarmare e le conseguenze dell’innalzamento delle temperature sono sotto gli occhi di tutti. Siccità, alluvioni ed eventi atmosferici violenti ed improvvisi sono registrati con frequenza sempre maggiore e per il futuro ritrovare l’equilibrio diventa sempre più difficile, per lo meno nel breve periodo.
Molto si sta facendo per abbassare le emissioni di Co2 ma probabilmente siamo già in ritardo per evitare il peggio, con i record di temperature che continuano ad essere battuti al rialzo, infatti, l’opinione degli scienziati è che assisteremo a catastrofi come inondazioni, incendi e alluvioni con sempre più frequenza ed i danni per la popolazione sono difficili da calcolare.
La buona notizia è che invertire la rotta è possibile, sono però le tempistiche ad essere strette. La principale preoccupazione riguarda gli oceani, l’acqua ricopre oltre il 70% della superficie del pianeta ed è proprio questa ad assorbire la maggior parte del calore in eccesso, gli oceani però stanno per raggiungere il loro limite con temperature di superficie che ormai sono da anni fuori scala. Proprio per questo l’ondata di caldo con cui si è aperto questo 2024 non può essere sottovalutata, l’equilibrio delle correnti oceaniche regola le temperature in tutto il mondo e insieme ad esse anche la vita di migliaia di specie viventi, superare alcune soglie limite potrebbe però sovvertire cicli che durano da miliardi di anni ma che al tempo stesso sono delicati e, se interrotti, potrebbero non riprendere mai più.
Allo stato attuale delle cose senza dubbio ogni azione è importante, bisogna quindi fare la nostra parte nel cercare di limitare l’inquinamento e salvaguardare il nostro pianeta. La natura in fondo sa rigenerarsi sempre e riconquistare ciò che gli spetta, non sempre però nel farlo è benevola e tirare ancora troppo la corda rischia di innescare una reazione che pagheremo tutti a caro prezzo.