È allarme sul litorale romano, a causa dell’invasione delle velelle, organismi colore blu trasportati dalle correnti.
Che cosa sta accadendo lungo il litorale romano? Le spiagge del Lazio, in particolare quelle concentrate nella parte centro-nord della Regione, si colorano di blu. O meglio, si colorano di organismi di colore blu dall’aspetto molto curioso. Non si tratta di un fenomeno soprannaturale, ma è l’effetto dell’invasione di organismi chiamati velelle.
Appartenenti alla famiglia delle Porpitidae, simili a meduse, le velelle, chiamate anche Barchette di San Pietro, vivono in tutti gli oceani e non è raro trovarle presso le rive, sulla superficie dell’acqua. Preferiscono le acque calde e temperate. Si tratta di un animale carnivoro, il quale si nutre di plancton che cattura con i tentacoli urticanti.
Litorale romano preso d’assalto dalle velelle, organismi di colore blu
I tentacoli delle velelle, nonostante siano urticanti, contenendo tossine, risultano totalmente innocui per gli esseri umani. Non riescono a penetrare la pelle umana, tuttavia, è sempre bene prestare attenzione e non toccarle. In particolare, se si dovessero toccare accidentalmente, si consiglia di non toccarsi gli occhi, la bocca, il naso.
In primavera, questi organismi si spostano in massa, sospinti dalle correnti marine, e si adagiano sulla battigia, dove poi muoiono, scolorendosi e diventando rosa. Si decompongono in fretta, rilasciando uno sgradevole odore. Hanno una forma tondeggiante, dal diametro di 5/7 centimetri, sono chiamate velelle per via della cresta blu che sormonta il corpo, simile alla una vela di uno scafo.
Invasione di velelle in Italia, come comportarsi
In questi giorni sono molte le segnalazioni di una loro invasione, presso il litorale romano, in particolare Ostia e Comuni limitrofi. Tante velelle spiaggiate hanno colorato la sabbia di blu. La causa dello spiaggiamento? Le forte correnti degli ultimi giorni, che hanno sospinto questi sifonofori lungo il litorale. L’invasione di questi animali è aumentata negli anni.
Le invasioni sono sempre più presenti per diversi motivi, il primo sono i cambiamenti climatici, con acque sempre più calde, il secondo è la riduzione del principale nemico delle velelle, ossia le tartarughe marine, di cui si cibano, infine, almeno un dato positivo, un minore inquinamento marino, che fa proliferare questi organismi.
Tuttavia, le velelle sono state avvisate in questo periodo anche in altre parti d’Italia, lungo le coste della Toscana o nel Mar Ligure. Insomma, niente paura, se ci si imbatte in questo fenomeno non bisogna andare nel panico, bisogna solo fare attenzione a non toccare questi animali.