Allo zoo di Brights nel Tennessee, è venuta al mondo martedì 31 luglio 2023 l’unica giraffa senza macchie del mondo. Ora si cerca il nome
Il Bright’s Zoo di Limestone, una comunità rurale nel nord-est del Tennessee (USA) ha attirato le attenzioni del mondo ultimamente per la nascita, il 31 luglio scorso, di una giraffa femmina completamente priva di macchie, un evento così raro considerato unico al mondo.
Gli esperti dello zoo credono che sia l’unico esemplare di giraffa reticolata senza macchie attualmente esistente sul pianeta, poiché l’ultimo esemplare noto è nato nel 1972 a Tokyo e fu chiamato Toshiko. Attualmente la piccola gode di ottima salute e cresce sotto l’occhio vigile della madre, già alta 1,82 metri e non è solo la sua rarità a far parlare di lei.
Il Brights Zoo è una struttura privata a conduzione familiare in cui vivono alcune specie rare di animali e altri in via di estinzione come l’addax – noto come antilope dalle corna a vite e gravemente minacciata che vive in alcune regioni del deserto del Sahara -, il bongo, l’orice dalle corna a cimitarra, i cammelli bactriani. Il centro inoltre ospita anche creature più comuni ma esotiche come i canguri rossi, scimmie ragno, panda e zebre.
La nascita ha acceso i riflettori sulla conservazione delle giraffe, una questione che sta diventando sempre più urgente: Tony Bright, fondatore dello zoo, ha sottolineato che le popolazioni di giraffe stanno silenziosamente scivolando verso l’estinzione, con una perdita del 40% negli ultimi tre decenni.
Lo zoo completa l’inaspettata operazione di marketing chiedendo al pubblico di aiutarlo a scegliere un nome per l’animale e anche di prendere in considerazione una donazione per sostenere la causa della conservazione.
Le opzioni sono state ridotte a quattro nomi che riflettono la sua unicità e bellezza: Kepekee che significa unico, Firyali che significa insolito o straordinario, Shakiri che significa lei è la più bella e Jamella che significa di grande bellezza.
Le giraffe reticolate in particolare sono considerate in pericolo dalla IUCN a causa della loro distribuzione frammentata in Kenya, Somalia ed Etiopia meridionale.
La loro pelliccia maculata non è solo un tratto distintivo, ma serve anche a mimetizzarle nella vegetazione della savana e a regolare la loro temperatura corporea.
Secondo la Giraffe Conservation Foundation il numero di animali liberi è diminuito negli ultimi decenni. Negli anni ’80 in Africa c’erano circa 155mila giraffe rispetto alle circa 117mila di oggi: “Crediamo che il numero delle giraffe sia diminuito di circa il 30% negli ultimi 30-35 anni, tuttavia vediamo anche che gli sforzi di conservazione stanno facendo la differenza”, ha affermato in una nota la direttrice della fondazione, Stephanie Fennessy.
Ma quali sono le minacce che agiscono sulla conservazione delle giraffe? Sicuramente la perdita dell’habitat a causa della deforestazione, la conversione dei terreni per usi agricoli e l’attività estrattiva di minerali, nonché la continua crescita della popolazione umana che porta a una crescente urbanizzazione sono ai primi posti.
In molti Paesi africani i disordini civili, le guerre e l’instabilità politica creano condizioni di alto rischio per le giraffe: il bracconaggio è un fenomeno ancora diffuso in molte aree e infine i cambiamenti climatici stanno conducendo la savana verso ambienti sempre più aridi e desertici, causando problemi di alimentazione e approvvigionamento idrico per le specie selvatiche.
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