Le parole di Anna Foglietta hanno lasciato tutti senza fiato. Dopo il grande successo professionale, ora è arrivata una rivelazione del tutto inattesa
Il suo nome nel nostro Paese è ormai noto ai più, visto che fino a oggi è riuscita a recitare in dei film di assoluto successo nazionale. Dietro al personaggio, però, c’è una donna, con tutti i pregi e i difetti del caso, ma soprattutto con le paure e il coraggio di vivere in una società che ancora oggi può essere alquanto pericolosa e discriminante verso il genere femminile.
A testimoniare ciò, ci sono i dati sulle violenze subite da parte delle donne negli ultimi tempi, in aumento e molto preoccupanti anche per l’atrocità di ciò che succede. Come si è arrivati a ciò non è facile da comprendere, ma ogni persona ha la sua idea in merito al perché in questo periodo stiano avvenendo determinate azioni.
Di certo, la base da cui partire e poi superare, per poter arrivare a una soluzione finale omogenea e oggettiva, è il passato, il quale è contraddistinto dal patriarcato e, quindi, dal maggior valore dato da parte della società alla figura maschile. Sono temi delicati e molto profondi, i quali sono stati toccati da parte dell’attrice Anna Foglietta durante il Vanity Fair Stories, evento in cui lei è stata chiamata a interpretare il suo monologo di fronte al pubblico.
Parole molto toccanti ed emozionanti
“Cosa fa di me una donna e cosa, invece, un uomo?”, dice Anna Foglietta sul palcoscenico in cui è stata ospitata. L’incipit lascia intendere sin da subito il tema sugli stereotipi di genere che l’attrice ha deciso di toccare e sembra averlo fatto nel migliore dei modi. Il suo racconto personale è partito dal momento in cui è rimasta in cinta e le persone hanno iniziato a chiederle se il genere del prossimo nascituro sarebbe stato maschio o femmina.
Lei è impegnata con l’associazione Every Child is my child e ha voluto parlare proprio dei suoi figli, in special modo del battesimo svolto da parte di questi ultimi. “Ai maschi ho messo una tutina con colori neutri per la cerimonia, mentre alla femmina un vestito con il tulle”, ha affermato l’attrice. Lei è rimasta stupita che chiunque le abbia detto che la piccola era bella “come una bambolina”, come ha detto con il microfono in mano.
“Sembra che sin da piccole alle donne sia richiesto di essere belle, solamente belle”, ha poi proseguito nel monologo Anna Foglietta. “Mia figlia aveva indossato i vestiti del fratello più grande, ma non ho potuto passare i suoi femminili al terzo figlio”, ha poi detto, marcando il fatto che nella società odierna la femmina può vestirsi da maschio ma non viceversa. “Scoprire sulla mia pelle questa cosa è stato terribile e ciò avviene anche con i giocattoli e i libri”, ha poi concluso l’attrice.