Frutta e verdura sono gli alimenti più salutari in assoluto, tuttavia occorre fare attenzione a quelle importate dall’estero: come mai?
Sono sempre più frequenti le segnalazioni di contaminazioni in Italia, con consumatori che hanno accusato malori dopo aver consumato frutta e verdura. Come è possibile? Frutta e verdura sono gli alimenti più salutari in assoluto, e in una dieta corretta e sana non devono mai mancare. Tuttavia, secondo un’indagine di Coldiretti, è emerso un dato allarmante.
Nel solo mese di aprile sono stati rintracciati già 422 prodotti stranieri contaminati, e il dato è in crescita, evidenziando un serio problema a monte, cioè nell’importazione di prodotti provenienti dai paesi esteri. Ma c’è di più, perché di dieci prodotti contaminati, sei provengono da paesi extra UE. Un dilagare che sta creando numerosi problemi alla filiera italiana e alla salute dei cittadini.
Frutta e verdura importate, ma non solo, rischio contaminazione in questi prodotti
Le contaminazioni sono in forte crescita nel 2024, e ciò è preoccupante. Dei prodotti contaminati, frutta e verdura sono quelli più a rischio, con il 30% delle segnalazioni totali. Secondo le analisi in laboratorio effettuate su diversi campioni, sono stati rintracciate tracce di pesticidi vietati in Italia, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine e additivi.
Si tratta di sostanze non autorizzate in Europa e soprattutto in Italia. Dunque, viene da chiedersi come mai questi prodotti raggiungano i supermercati italiani. Si tratta di un controsenso, perché i nostri agricoltori subiscono la concorrenza dei mercati stranieri, e sono costretti anche a sottostare a diverse leggi per la sicurezza ambientale e per quella alimentare.
Se si garantisce una sicurezza, la si deve rispettare, altrimenti non ha senso. Eppure, prodotti contaminati entrano in abbondanza sul nostro mercato. In questo modo, il Made in Italy non viene tutelato, e i prodotti stranieri distruggono la nostra eccellenza. Negli ultimi giorni, non a caso, sono stati ritirati dal mercato numerosi prodotti. Quali?
I prodotti ritirarti dal mercato perché contaminati
I casi più eclatanti hanno riguardato i pistacchi turchi e iraniani, contaminati da aflatossine, le carote dell’Egitto, contenenti il pesticida Linuron, vietato in Europa, i fagioli del Madagascar e del Bangladesh, oppure i frutti di bosco congelati provenienti dalla Germania e dalla Serbia, contaminati da norovirus, che provoca mal di pancia e gastroenterite.
E ancora, il succo d’arancia dell’Iran, contenente un fungicida, i peperoncini del Kenya e i fichi secchi dalla Turchia. Ma non è tutto, perché oltre alla frutta e alla verdura pericolose, sono state rintracciate delle contaminazioni pericolose anche in altri prodotti, come carne e pesce. Ad esempio, ostriche francesi e olandesi, seppie dell’Albania, pesce spada e tonno provenienti dalla Spagna.
Il merluzzo della Cina e le cozze del Cile, contaminati da salmonella, il pollo e il tacchino proveniente da Polonia, Olanda, Spagna e Germania, il riso del Pakistan, il peperoncino dello Sri Lanka, l’origano della Turchia e il cumino dell’India. È importante puntare sui prodotti italiani, più sicuri e di qualità. È assurdo che si continuino a importare prodotti contenenti sostanze vietate in Europa da decenni.