Può capitare accidentalmente di inghiottire un po’ d’acqua durante una nuotata in mare. Dopo aver letto questo articolo farete di tutto per evitarlo.
Sicuramente è capitato a tutti almeno una volta: durante un bel bagno o una piacevole nuotata, arriva all’improvviso un’onda che ci colpisce in faccia. Inghiottiamo un po’ di acqua del mare e non ne facciamo un dramma: cosa potrà mai esserci di così pericoloso, in quella sconfinata distesa blu popolata di pesci e piante? Preparatevi a una controstoria per stomaci forti…
Secondo un nuovo rapporto di Environment America, un’organizzazione senza scopo di lucro che conduce ricerche ambientali, è probabilmente una buona idea prestare maggiore attenzione alla qualità dell’acqua di mare in cui si nuota e, quando possibile, cercare di non inghiottirla. Molte spiagge contengono livelli piuttosto elevati di batteri e altri agenti patogeni che possono farci ammalare.
Quella presenza sgradita nell’acqua di mare
Delle 3.192 spiagge testate dagli scienziati nel 2022, 1.761 (il 55%) avevano livelli potenzialmente pericolosi di contaminazione fecale in almeno uno dei giorni in cui l’acqua è stata testata, in base ai criteri dell’Environmental Protection Agency (EPA). Una spiaggia su nove ha raggiunto o superato tale livello in almeno il 25% dei giorni testati.
Quando arriva un temporale, l’acqua piovana trasforma letteralmente il mare in un letamaio, trascinandovi batteri come l’Escherichia coli (E. coli) e gli Enterococchi dalla terraferma. Il letame proveniente dai terreni agricoli e dallo straripamento delle acque reflue penetra negli oceani, riempiendo le acque di frammenti di feci, spiega a SELF Onema Adojoh, PhD, docente presso il dipartimento di scienze della terra, dell’ambiente e planetarie della Case Western Reserve University in Ohio. E va da sé che la fauna costiera – a partire naturalmente dai gabbiani – deposita nell’acqua escrementi pieni di batteri.
Morale: se facciamo un tuffo e ci esponiamo agli agenti patogeni ingerendoli, inalandoli, o con un contatto diretto attraverso gli occhi o una ferita aperta, rischiamo di ammalarci di gastroenterite o di contrarre un’infezione respiratoria, o ancora un’irritazione cutanea o oculare.
E purtroppo basta una quantità minima… proprio come un sorso d’acqua. Le malattie trasmesse dall’acqua sono molto più comuni di quanto si pensi: ogni anno, si registrano decine di milioni di casi di malattie contratte dopo aver sguazzato in oceani, laghi, stagni e fiumi. E in certi casi – per fortuna rari – l’esito è fatale. Siamo certi che da questo momento in poi presterete maggiore attenzione!