L’estate si avvicina e in tanti già sognano di fare il bagno in mare, sulle coste italiane occorre fare attenzione a un pesce velenoso molto diffuso.
Siamo in primavera e le temperature elevate di qualche giorno fa ci hanno dato un assaggio dell’estate. In tanti già sognano il mare, il relax sulle spiagge, gli aperitivi nei chioschi e i tuffi in acqua. Le coste italiane offrono intrattenimento, bellezze culturali e naturali, e ovviamente mari splendidi, che non hanno nulla da invidiare a quelli appartenenti a mete più esotiche.
Quando si è in vacanza, tuttavia, occorre conoscere bene l’ambiente, informandosi sulle caratteristiche della spiaggia dove ci si rilassa e del mare in cui si fa il bagno. Tali ambienti possono essere popolati da animali piuttosto pericolosi, ed è bene saperlo, magari prendendo tutte le precauzioni del caso. In particolare, in alcune zone d’Italia, troviamo un pesce velenoso molto diffuso.
Sicuramente, tra gli animali marini più riconoscibili troviamo le meduse, onnipresenti. Anzi, a causa dei cambiamenti climatici e delle temperature dell’acqua sempre più calde, le meduse sono in quantità maggiore rispetto agli anni passati. Questi organismi planctonici sono dotati di tentacoli urticanti, che infiammano la pelle. Puntura medusa: cosa devi fare e non se sei stato toccato da questo animale
Ma le meduse non sono gli unici animali marini a cui dover stare attenti, c’è un pesce, in particolare, che può creare diversi problemi, e che è ampiamente diffuso nel Mediterraneo, in particolare è stanziato lungo le coste italiane. Di quale specie di tratta? In tanti lo chiamano “pesce ragno”, ma il suo nome comune è tracina.
La tracina è un pesce dalla forma allungata, di colore grigio, in grado di mimetizzarsi con il fondale marino. Anzi, sfrutta proprio il mimetismo per nascondersi da prede e predatori, appoggiandosi a terra e nascondendosi sotto la sabbia. Per questo motivo, lo troviamo facilmente verso la riva, e con altrettanta facilità rischiamo di calpestarlo.
La particolarità di questo pesce è che è dotato di spine dorsali piccoline e velenose. Quando lo si calpesta accidentalmente con i piedi, le spine si conficcano nella pelle, iniettando il veleno. Essere punti da una tracina non è certo piacevole, poiché si prova un dolore enorme, allucinante, ed io ne so qualcosa, essendo stato punto due volte, da bambino.
Dove sono più diffuse le tracine in Italia? Gli esperti hanno notato una maggiore concentrazione lungo le coste adriatiche, ma si possono incontrare in ogni spiaggia. Se inavvertitamente si viene punti da una tracina, come comportarsi? All’inizio si prova un piccolo bruciore, dopo un minuto, ecco che inizia a diffondersi un dolore lancinante.
La zona colpita si gonfia e diventa rossa, e spesso si perde la sensibilità. Nei casi più gravi si prova un senso di nausea, sale la febbre e può scattare anche una reazione allergica. Se si viene punti, bisogna restare calmi, non è nulla di grave, nonostante il fortissimo dolore. Si deve bagnare la zona colpita con acqua calda o sotto la sabbia bollente.
Mai utilizzare acqua fredda, cosa che viene istintivamente fare. Il veleno si combatte con il caldo. Inoltre, occorre ispezionare attentamente la parte indolenzita, si potrebbero trovare ancora conficcati gli aculei. Trascorso qualche minuto, si può disinfettare. Se i sintomi persistono, meglio contattare un medico. Solitamente, il dolore acuto si affievola dopo una mezz’ora, ma può continuare a dare un leggero fastidio anche per due giorni.
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