Festa dei Lavoratori: perché si festeggia il 1 maggio? C’è un motivo preciso che in pochi conoscono. Andiamo a scoprirlo con una storia che vi lascerà senza parole.
Oggi si festeggia la Festa del Lavoro e dei lavoratori in gran parte del mondo. Quella del 1 maggio è una data importante in molti paesi che celebrano questa ricorrenza con una giornata speciale dedicata a tutte le persone che durante l’anno svolgono delle mansioni con lo scopo di ricevere un salario o comunque trarre dei corrispettivi economici dalle loro attività. Una data speciale e ricordata ogni anno.
Anche in un periodo storico dove l’occupazione resta uno dei problemi più critici non solo in Italia ma anche in altri Stati. Ma perché questa data è così importante e soprattutto perché si festeggia proprio il 1 maggio? In verità c’è un motivo particolare che ha fatto cadere questa scelta in un momento particolare dell’anno. E per scoprirlo dobbiamo andare indietro nel tempo, nel 1889 dove si pensò per la prima volta di istituirla.
Di matrice socialista e quindi ritenuta ancora oggi appannaggio delle sinistre, anche con l’appoggio di sindacati e partiti, fu pensata il 20 luglio a Parigi durante la Seconda Internazionale, una organizzazione internazionale fondata proprio nel 1889 nella capitale francese dai partiti socialisti e laburisti europei. L’idea fu quella di dare maggiori garanzie ai lavoratori, che all’epoca lavoravano anche per 16 ore al giorno.
E si guadagnavano il loro salario in condizioni precarie, morendo spesso mentre svolgevano le loro attività senza alcun diritto, anche minimo, che oggi possiamo solo pensare. Niente assistenza nelle malattie e nemmeno permessi o incentivi, tutto si svolgeva in modo disumano con la completa mancanza di assistenza.
Proprio questa festa indica appunto una lunga battaglia di conquiste maturate nel corso dei decenni nel campo del lavoro. Per questo assume un significato molto importante ancora oggi.
Perché la Festa dei Lavoratori si festeggia proprio il 1 maggio: il motivo
Ma perché fu scelta proprio la data del 1 maggio per celebrare questa festa? Il motivo fu preciso: nel 1886 una manifestazione operaia a Chicago fi repressa nel sangue, e il 1 maggio del 1886 fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Usa, con la richiesta di ridurre, per la prima volta nella storia, la giornata lavorativa ad 8 ore, la metà di quanto si lavorava in media a quell’epoca. La protesta degli operai durò tre giorni.
Purtroppo si concluse il 4 maggio con un vero massacro, quello di Haymarket, con scontri che portarono alla morte 11 persone. Da quell’anno in poi la data del 1 maggio simboleggia un momento cruciale per il mondo dei lavoratori, con l’eco della protesta americana che si diffuse in tutto il mondo. Tanto anche ancora oggi il 1 maggio viene ricordato non solo in Italia ma anche in tanti altri paesi.
Tra questi ricordiamo quelli storicamente socialisti e comunisti come Cuba Russia e Cina, ma molti anche del Sudamerica come Brasile Messico e persino Turchia, come buona parte degli Stati dell’Unione Europea. Negli Usa, il paese che ha dato il via a tutto, invece non viene festeggiata. Durante il Fascismo, nel 1923, il 1 maggio fu cancellato dal regime, scelta che scatenò anche delle proteste.
Solo nel 1947 questa giornata fu istituzionalizzata diventando anche “rossa” in calendario con una festività pagata per tutti gli operai ed i lavoratori subordinati del paese. Proprio per questo motivo è importante ricordare la festa del 1 maggio, anche in un’epoca molto difficile per tanti lavoratori che stanno vedendo cancellarsi alcuni diritti conquistati a fatica nel corso dei decenni (qui potete leggere qualche consiglio su come festeggiare al meglio il 1 maggio).