Se ami davvero metterti alla prova e sfidare i tuoi limiti, Fuga da Alcatraz potrebbe davvero essere temprante.
Quando si pensa ad Alcatraz, la prima parola che viene in mente è: fuga. La celebre isola, infatti, è da lungo tempo destinata a prigione militare. Si tratta di una delle prigioni più famose al mondo, proprio perché è un penitenziario di massima sicurezza, da cui sembra impossibile poter fuggire.
Ma si sa, quando ci viene negata una possibilità, la nostra mente cercherà sempre un modo per mettere in atto ciò che viene negato. Motivo per cui vi è stato un enorme tentativo di fuga da Alcatraz, avvenuto nel giugno del 1962. Una storia che ha affascinato il mondo intero, tanto da aver ispirato il film “Fuga da Alcatraz”.
Un’impresa, quella di fuggire da un carcere di massima sicurezza come quello di Alcatraz, quanto mai dura e incredibile da mettere in atto. Per questo motivo, è stata presa a riferimento per una serie di prove fisiche da superare, nel contesto di una gara. Si tratta di uno degli eventi più attesi per il 2024, ovvero “Escape from Alcatraz”, una gara di triathlon davvero mozzafiato.
Fuga da Alcatraz 2024, l’evento più incredibile del nuovo anno
Il 21 settembre del 2023 si sono ufficialmente aperte le iscrizioni per Escape from Alcatraz triathlon 2024. Si tratta di un evento che vedrà sfidarsi tra loro atleti di tutto il mondo in un contesto in cui l’impossibile verrà sfidato. L’evento si terrà l’8 e il 9 giugno 2024 a San Francisco e, come ogni anno, la baia ospiterà migliaia di sportivi.
Proprio loro, emulando la famosissima fuga da Alcatraz, si sfideranno nelle pericolose e gelide acque della baia. Se Clint Eastwood metteva in allerta il suo pubblico con lo slogan: «Nessuno può fuggire da Alcatraz e nessuno ci riuscirà», questa gara sembra essere progettata per dimostrare il contrario.
Sulla gara, vi è anche un passato inquietante, poiché durante le prime edizioni si partiva direttamente dalle celle del carcere, ma a seguito di un incidente, questa tradizione è stata abolita.
Uno dei partecipanti, infatti, è morto dopo essersi tuffato dalla rocca, risucchiato da un vortice. Si tratta certamente di una gara dove, al di là della resistenza fisica, viene sfidata anche la resistenza psicologica e il concetto stesso di impossibile.
È richiesta estrema disciplina e volontà di farcela a tutti i costi.