La genovese è una delle ricette napoletane più note e gusto di sempre, per prepararla più leggera basta eseguire questo passaggio “segreto”.
Come mai l’insalata russa non è stata inventata in Russia e la pasta alla genovese non è tipica della Liguria? Nel vasto mondo delle ricette tradizionali esistono alcuni “errori di sistema” che ci portano a pensare che l’origine di un piatto affondi le proprie radici in un luogo, quando poi in realtà non è così. In questo senso la genovese è esemplare.
Questa ricetta è tipica della Campania e più in particolare di Napoli. Chi sente parlare delle genovese, infatti, nella maggior parte dei casi si figura un buon piatto di ziti arricchiti di un sugo di carne e cipolle, preparato a cottura lenta e molto lunga. Questo piatto, destinato alle grandi occasioni, si usa sia come primo che come secondo: la tenerissima carne viene infatti servita a parte, dopo aver funto da condimento per il primo piatto.
Pasta alla genovese leggera: esegui questo passaggio preliminare
Non tutti, però, la amano: nella genovese è infatti presente un gran quantitativo di cipolle che, oltre a sprigionare un forte odore durante la preparazione, possono risultare anche poco digeribili. Fortuna che esiste un metodo segreto per rendere la genovese più leggera! Ma andiamo con ordine, elencando innanzitutto gli ingredienti di cui avremo bisogno:
- sedano e carote,
- cipolle (tante!),
- pomodoro,
- vino bianco per sfumare,
- carne per cottura lunga, ad esempio girello o lacerto.
- Sale, pepe e olio,
- pasta (gli ziti sarebbero l’opzione migliore ma anche un altro formato corto andrà bene. Qui trovate un elenco della pasta migliore da comprare nei supermercati),
- formaggio grattugiato.
La preparazione della genovese, anche nella sua versione più leggera, è semplice ma lunga. Iniziamo preparando il soffritto con sedano e carote tagliati a dadini, che metteremo ad appassire in un tegame con dell’olio. A questo punto bisogna fare un passaggio preliminare con la cipolla, che poi è proprio quello che renderà il piatto meno odoroso e più digeribile: dobbiamo sbollentare la cipolla.
Se sbollenti la cipolla il condimento viene più digeribile
Invece di metterla direttamente nel tegame, tagliamola a fette e sbollentiamola in acqua per qualche secondo. In tal modo i succhi saranno parzialmente dispersi nell’acqua bollente, in seguito scoliamola. Una volta appassito il soffritto, aggiungiamo la carne tagliata a tocchi e lasciamo rosolare, per poi sfumare con del vino bianco per deglassare.
A questo punto si possono aggiungere le cipolle, il pomodoro tagliato a dadini, salare e pepare a piacere. Ora bisogna coprire il tutto con dell’acqua e far cuocere per almeno 2 ore dal bollore, mescolando di tanto in tanto. Per portare in tavola il piatto finale non ci resta che lessare la pasta e poi condirla col sugo alla genovese, spolverando del parmigiano in cima alla piatto per un tocco di gusto e salinità in più.