Il governo locale tenta delle misure estreme per arginare il peggioramento dell’inquinamento atmosferico della città indonesiana
Che Giacarta fosse la città più inquinata del mondo era, purtroppo, un fatto già noto. Lo ha sancito IQAir, sito specializzato nel rilevamento della qualità dell’aria, sottolineando le ripercussioni che questo triste primato ha sulla salute delle oltre 10 milioni di persone che ci vivono.
Ma nell’ultimo periodo la situazione nella capitale dell’Indonesia è degenerata ulteriormente. Tanto che il governo locale tenta di correre ai ripari e salvare il salvabile. Infatti, il governatore ad interim di Giacarta ha ordinato a tutti i dipendenti pubblici di lavorare da casa per due mesi. Lo ha fatto come misura per ridurre l’intenso inquinamento atmosferico in città, dopo il peggioramento registrato nelle ultime settimane.
Addirittura, anche il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, starebbe subendo le conseguenze dell’inquinamento atmosferico. Secondo i suoi portavoce del Governo, infatti, la sua salute sarebbe peggiorata proprio a causa della scarsa qualità dell’aria.
Le disposizioni del Governo
Non stupisce che il governatore di Giacarta stia cercando di debellare l’inquinamento atmosferico con misure più o meno drastiche. Secondo la nuova disposizione, metà dei dipendenti pubblici hanno già iniziato a lavorare da remoto a partire dal 21 agosto scorso, mentre altri seguiranno il loro esempio a partire dall’inizio di settembre. Quindi, tutta la dipendenza pubblica continuerà a lavorare da casa almeno fino al 21 ottobre, salvo ulteriori direttive.
Oltre a questa prima manovra, il governo sta prendendo in considerazione l’implementazione di misure di protezione individuale, come l’obbligo di indossare mascherine per coloro che si trovano all’aperto per proteggere le vie respiratorie. Inoltre, sarebbe in programma l’istituzione di una “tassa sull’inquinamento” e un rafforzamento dei controlli sulle emissioni dei veicoli e delle fabbriche locali.
Le cause dell’inquinamento di Giacarta
Come si diceva, la situazione ambientale di Giacarta è già critica da diverso tempo. Infatti, la città è vittima di problemi persistenti che non includono solo l’inquinamento atmosferico, ma anche congestione del traffico, carenza di parchi e spazi culturali, frequenti inondazioni e il graduale sprofondamento della città in alcune zone, tanto che il tasso di subsidenza – ovvero di sprofondamento –raggiunge anche i 25 centimetri annui.
Per far fronte al rischio di sprofondamento, il Presidente Widodo ha annunciato la progettazione di una nuova capitale, ribattezzata Nusantara, che verrà costruita a circa 2.000 chilometri di distanza dall’ attuale Giacarta. Si tratta di una decisione presa soprattutto per alleviare la pressione causata dall’inquinamento, dal traffico e dalle problematiche legate all’abbassamento del suolo.
Ma l’inquinamento di Giacarta non preoccupa solo il Governo. Infatti, nel 2021 alcuni cittadini vinto una causa civile contro la leadership locale, costringendo la Corte a stabilire che il Presidente Widodo stabilisse una serie di standard nazionali per la qualità dell’aria al fine di proteggere la salute umana. In aggiunta, anche il Ministro della Salute e il governatore della città sono stati chiamati a sviluppare strategie efficaci per combattere l’inquinamento atmosferico.
Più di recente, uno studio pubblicato a luglio ha svelato le cause alla base dell’inquinamento di Giacarta. Infatti, le analisi hanno rivelato che le emissioni di inquinanti atmosferici provenienti dalle centrali elettriche a carbone indonesiane sono aumentate del 110% negli ultimi dieci anni, con previsioni di ulteriori incrementi del 70% entro il 2030. Lo studio ha anche stimato che l’inquinamento atmosferico causato dalle centrali a carbone ha provocato circa 10.500 decessi a livello nazionale nel 2022.
Ma in Italia com’è la situazione inquinamento? L’ultimo sondaggio IQAir, pubblicato lo scorso marzo, conferma la Pianura Padana come la peggiore area del Paese in termini di qualità dell’aria, con i valori fino a 6 volte superiori a quelli considerati sicuri per la salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Inoltre, tenendo come riferimento la classifica di agosto delle 100 città principali più inquinate a livello mondiale, Milano e Roma si aggiudicano rispettivamente il 92esimo e il 75esimo posto.