La Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali è una celebrazione annuale che promuove la protezione degli animali e la lotta contro la loro crudeltà
Il 10 dicembre rappresenta un’opportunità speciale per riflettere sul nostro dovere nei confronti delle creature che condividono il nostro pianeta.
Questa data corrisponde alla Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, un’occasione fondamentale per ricordarci del nostro ruolo unico nel proteggere e rispettare tutti gli organismi che abitano la Terra.
In un tempo in cui le questioni ambientali dominano il dialogo globale, la salvaguardia degli animali assume un rilievo sempre maggiore.
La creazione della Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali è una presa di coscienza circa la necessità di tutelare i nostri amici animali. Il 10 dicembre è un giorno emblematico, scelto per celebrare in origine l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948.
Durante gli anni ’70, i difensori dei diritti animali e i militantisti hanno iniziato a propagare l’idea che gli animali dovrebbero essere visti oltre che come semplici oggetti di sfruttamento e avrebbero dovuto avere diritti e protezioni specifici.
Maltrattamenti
La Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali serve non solo a riconoscere i progressi fatti (sebbene siano molte le fasi successive da affrontare), ma è principalmente l’opportunità di discutere le difficoltà e le minacce esistenti che ancora oggi pesano sugli animali in tutto il globo.
Un’analisi dei delitti perpetrati contro gli animali in Italia, condotta nel 2021, evidenzia che il crimine maggiormente denunciato è l’omicidio di animali. Seguono altre violazioni quali:
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale
È un documento che fu siglato a Parigi nel 1978, presso l’Unesco, un Manifesto composto da dieci punti, che affermano principalmente che:
Riconosciuta a livello nazionale, non ha forza di legge, sebbene indichi principi etici e morali per un comportamento rispettoso nei confronti degli animali. Rispettare la dignità degli animali è un dovere fondamentale della morale umana, per coesistere in maniera pacifica con gli animali, evitando l’utilizzo di violenza e sfruttamento.
Abusi e sfruttamento in contesti agricoli e industriali
Gli animali negli ambienti rurali e industriali soffrono di abusi, vessazioni e sfruttamento esteso. Spesso non siamo abituati a considerare gli animali “da produzione” nella loro totalità, e comprendere ciò richiede uno sforzo a cui non tutte le persone sono disposte. Questa giornata è un’opportunità unica per ampliare la conoscenza su di loro, sui diritti che dovrebbero possedere e su come questi vengano violati negli allevamenti.
La gestione della fauna ha un impatto sostanziale sulla nostra catena alimentare e sicurezza alimentare
Approcci come l’allevamento su vasta scala e la somministrazione eccessiva di antibiotici agli animali, possono portare a conseguenze avverse per la salute degli stessi animali e favorire la propagazione di malattie che, come previamente osservato, possono trasmettersi all’uomo.
Le violenze inflitte agli animali vanno oltre la questione della loro cura e benessere personale, avendo una forte risonanza sociale ed etica che rispecchia i principi centrali del nostro contesto sociale. La nostra interazione con gli animali non è un elemento distinto dal nostro legame con l’ambiente naturale, bensì un’indicazione diretta dei nostri principi etici e culturali. Anche la nostra gestione degli animali può essere vista come l’immagine riflessa della morale della nostra società. Mostrare considerazione e rispetto per le forme di vita evidenzia il livello di empatia e compassione radicato nella nostra civiltà. L’indifferenza nei confronti dei diritti animali suggerisce invece l’esistenza di insensibilità verso gli enti vulnerabili. Inoltre, le aziende agricole e i macelli comportano un prezzo significativo sia in termini sociali che psicologici, danneggiando irreparabilmente le comunità nel loro complesso. Numerosi studi indicano che le aree in cui l’economia si basa su tali luoghi di sofferenza mostrano un aumento del tasso di atti di violenza e aggressività tra la popolazione. I lavoratori, segnati dallo sconvolgimento di ciò che devono osservare e fare ogni giorno, spesso mostrano segni di alcolismo, isolamento sociale e aggressività, come risposta alle difficoltà interiori derivanti dalla partecipazione quotidianamente a queste attività.
Negli ultimi tempi, l’industria alimentare ha assistito ad un notevole incremento nella fabbricazione di cibo vegetale.
L’aumento è stato catalizzato da una maggiore consapevolezza dell’effetto nocivo della produzione di carne su larga scala, culminando nella diffusione di prodotti derivati da proteine vegetali, che sostituiscono carne e derivati del latte. Ciò ha avuto l’effetto di ridurre l’impronta ecologica globale del settore alimentare.
Un fattore chiave delle riforme in corso nel settore alimentare si concentra sul miglioramento della qualità di vita degli animali allevati:
Stanno promuovendo progetti di tracciabilità e trasparenza per permettere ai consumatori di fare scelte consapevoli riguardo l’origine e le pratiche di produzione del cibo che comprano. Ancora molto resta da fare, ma ogni anno si compie un passo avanti per migliorare la vita degli animali.
Il riconoscimento dei rifugi per animali liberi è stato sancito dal decreto ministeriale del 7 marzo 2023, distinguendo questi “Rifugi” come entità a sé, non più come una sotto-classe degli allevamenti. Tale progresso segna l’avvio di un vasto percorso di tutela e rispetto per la vita animale, dato che tutti i residenti di questi rifugi possono ora essere classificati sotto la sezione Sinac, cioè quella degli animali domestici anziché “da reddito”.
Nonostante l’incidente tragico di Progetto Cuori Liberi a Sairano abbia dimostrato che il solo riconoscimento non è sufficiente a garantire la sicurezza dei residenti di questi rifugi, è comunque un passo cruciale e imprescindibile verso l’instaurazione di ulteriori misure di protezione.
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