C’è un arresto nel caso della giovane studentessa di infermieristica che è stata uccisa nelle scorse ore: tutti i dettagli del fatto di cronaca.
Nelle scorse ore, una studentessa di infermieristica è stata trovata morta vicino a un lago nel campus dell’Università che frequentava: stando alle prime ricostruzioni, la ragazza stava facendo jogging nella zona, quando è stata aggredita da una persona, che dopo averla uccisa ha tentato anche di occultarne il cadavere. Per quanto avvenuto, la polizia ha fermato un sospetto, Jose Antonio Ibarra, 26 anni.
Il giovane uomo è ora accusato di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere, ed è stato subito trasferito in carcere, in attesa che il fermo venga trasformato in arresto. I fatti sono avvenuti nelle strutture che ospitano la Augusta University College of Nursing, nell’Università della Georgia, che frequentava la vittima, Laken Riley. Lo si apprende in queste ore dal sito della CNN.
La drammatica morte di una giovane studentessa di infermieristica uccisa da uno sconosciuto
Jeff Clark, capo della polizia locale, ha descritto l’uccisione della giovane studentessa come un crimine commesso da parte di “un individuo che si è svegliato con cattive intenzioni”. La ragazza è morta per un trauma da corpo contundente, ha aggiunto, spiegando che in base alle prime indagini risulta che vittima e carnefice non si conoscessero. A incastrare il giovane, i filmati delle telecamere di sicurezza del campus.
I sospetti si erano concentrati su quattro persone in tutto, per poi direzionarsi verso il 26enne, che avrebbe agito da solo e che non sarebbe un soggetto noto alle forze dell’ordine per reati commessi precedentemente. Sembra inoltre che nulla potesse far presagire un gesto come quello commesso dal giovane, per cui nemmeno è possibile parlare in questo caso di un’eventuale sottovalutazione di un possibile crimine.
La notizia della morte della giovane studentessa ha scosso due comunità universitarie: la ragazza era stata infatti in precedenza iscrizione a un altro ateneo ed era molto amata e benvoluta da quanti avevano avuto modo di conoscerla. A lanciare l’allarme era stata proprio una sua amica, che aveva allertato la polizia spiegando che la Riley era uscita per fare jogging al mattino presto e non aveva fatto poi ritorno a casa. Poco dopo la scoperta drammatica.