Hai fatto questo bonifico? Adesso hai l’Agenzia delle Entrate addosso con controlli che scatteranno sicuramente. Occhio a quello che fai e non andare mai oltre questa cifra se vuoi evitare i guai.
Bisogna fare molta attenzione a come ci si muove oggi quando si effettuano operazioni bancarie, soprattutto per quel che riguarda somme in entrata ed in uscita perché ci vuole davvero poco per finire sotto la lente di ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate che può effettuare verifiche e controlli sul nostro operato. Tutto parte dalla volontà dei vari governi nel mettere in pratica misure forti contro l’evasione fiscale che mirano nello specifico ad evitare che ci possano essere dei passaggi di danaro in nero e quindi non giustificati da regolare fattura o contratto di prestazione di lavoro.
E uno dei campanelli di allarme che fanno mettere in moto l’Agenzia è proprio il bonifico in entrata o in uscita, oltre al depositi o prelievi che vanno al di sopra di una certa soglia di tollerabilità. Insomma, dobbiamo davvero stare attenti a come ci muoviamo oggi, anche perché con la tracciabilità delle operazioni e la limitazione del contante siamo quasi obbligati a comportarci in un certo modo per evitare guai seri. Ma in particolar modo ci sono delle soglie particolari che se superate ci fanno cadere sotto osservazione.
Per questo motivo vale la pena conoscere bene questi importi stando alla larga da qualsiasi tipo di responsabilità. La tendenza degli ultimi mesi che non solo il governo ma anche gli istituti bancari stanno portando avanti è proprio quella della limitazione della circolazione del contante, misura che prevede pagamenti anche di piccole cifre in modo tracciabile al fine di evitare che ci possano essere i classici furbetti dello scontrino e del nero. Ma non finisce qui, perché ci sono anche altri fenomeni che abbiamo spesso raccontato.
E che ci riconducono anche alla scomparsa di tanti sportelli ATM sul territorio che impediscono prelievi e depositi a tanti correntisti, spesso in difficoltà anche in quelle che appaiono le operazioni più semplici da portare avanti. Perché accade questo? Semplice, si tenta in tutti i modi di educare i cittadini ad utilizzare sempre ed in ogni occasione pagamenti tracciabili (ne abbiamo parlato in modo diffuso qui).
Bonifici sospetti: quando scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate
Inutile girarci intorno, per quel che riguarda anche i nostri risparmi siamo costantemente controllati dalle autorità, dobbiamo farcene una ragione. Adesso andiamo a vedere quando scatta il controllo sicuro sui nostri bonifici, e che fanno andare sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate i nostri movimenti. Dobbiamo sapere quindi che ci sono delle soglie oltre le quali non si deve mai andare per non correre nessun rischio, e se avete fatto qualche passo falso non potete ormai più rimediare.
Per quel che riguarda le segnalazioni, tutti i bonifici che superano i 5mila euro di importo, soprattutto quelli effettuati ma anche quelli ricevuti, ricevono le attenzioni particolari degli organi di controllo dello Stato, che devono far luce sulla natura di questo danaro che entra o esce da un conto corrente. Se ci sono fatture che determinano questo passaggio di danaro non correte nessun rischio, ma se nulla giustifica questo trasferimento allora sono guai. Perché difficilmente sfuggirete ai controlli accurati.
Per gli importi da 12.500 euro in poi si dovrà compilare una comunicazione valutaria statistica, se si ricevono o si effettuano invece bonifici che superano i 15mila euro i controlli sono diretti ed automatici. Tutto questo avviene per porre un freno sia all’evasione che al riciclaggio di danaro, con la stretta da parte del governo che mira a combattere questi fenomeni fuorilegge anche sotto direttive della Comunità Europea, sempre attenta a queste criticità nei vari stati membri (qui invece vi abbiamo esposto delle criticità che riguardano alcune operazioni al bancomat).
Sappiate dunque che non si scherza su queste tematiche e che prima di compiere delle operazioni che potrebbero portare a delle conseguenze pesanti bisogna pensarci più di una volta. Perché poi appunto è estremamente difficile tornare indietro senza pagarne le conseguenze che possono tradursi anche in sanzioni onerose da dover sostenere.