La pasta allo scarpariello nasce come ricetta popolare, preparata con pomodoro e cacio (Spraynews.it)
Tra le tante ricette tradizionali napoletane quella degli spaghetti allo scarpariello è una delle più ricche di storia: come si prepara?
La tradizione culinaria di Napoli non ha eguali in tutta Italia e forse anche nel mondo. Nella città partenopea sono nate ricette ormai esportate ovunque, una su tutte la pizza. Eppure a Napoli si preparano innumerevoli ricette gustosissime, comprese quelle meno note al grande pubblico ma comunque ricche di storia… e di sapore!
Gli spaghetti allo scarpariello, ad esempio, nascono come piatto popolare preparato per gli scarpari (i calzolai) dei Quartieri Spagnoli. Vi si metteva il sugo avanzato dalla domenica e una buone di formaggio, che spesso era donato ai calzolai dai clienti. A confermare il grande valore culturale di questo piatto c’è anche il fatto che fosse uno dei preferiti di Edoardo De Filippo, il quale aveva molto cari gli spaghetti allo scarpariello.
La loro preparazione è molto semplice e necessita di pochi ingredienti. In particolare: 320 gr di spaghetti, 400 gr di pomodorini o pelati (oppure di un mix dei due), parmigiano e pecorino grattugiato, aglio, olio, basilico fresco e sale. Questo piatto si prepara con ingredienti freschi e semplici ma non per questo meno gustosi.
Per prima cosa soffriggiamo uno spicchio d’aglio in padella con dell’olio e nel frattempo tagliamo a metà i pomodorini. Aggiungiamo il pomodoro al soffritto e lasciamo cuocere per circa 15 minuti, salando e pepando a piacere. Cuociamo gli spaghetti in abbondante acqua salata, ricordandoci di scolarli molto al dente, per ultimare la cottura in padella.
Una volta pronta buttiamo la pasta in padella, poi togliamo dal fuoco e aggiungiamo una abbondante, anzi abbondantissima, dose di formaggio grattugiato. Si può optare per parmigiano o pecorino, oppure per un mix dei due. Infine abbondiamo anche col basilico fresco e serviamo con un’altra spolverata di formaggio.
Questo piatto semplice ma ricco di sapore nasce come ricetta di recupero ma nel corso del tempo si è conservato come preparazione tradizionale napoletana. In molti, per esempio, sostituiscono gli spaghetti con i paccheri, oppure con gli ziti spezzati. Qualunque sia la preferenza rispetto al formato di pasta, però, il risultato rimane comunque gustosissimo!
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