“Hanno ucciso l’uomo ragno”, arriva la serie TV dedicata agli 883

Con la regia di Sydney Sibilia e l’entusiasmo dello stesso Pezzali, si sta confezionando un prodotto molto atteso dai fan

Pronti a immergervi nuovamente negli amati anni Novanta? Cosa può immergere più della musica? Forse solo una serie tv sulla storia di una band musicale.

E dopo la serie di Elodie “Sento ancora la vertigine” uscita a inizio anno, e dopo “Il supervissuto”, la docuserie in cui Vasco Rossi si racconta uscita pochi giorni fa, arriva un altro tassello della storia della musica italiana trasposta sul piccolo schermo in una serie tv.

Il nuovo progetto si chiama Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, e forse non c’è bisogno di dire di quale band racconterà le avventure.

Sydney Sibilia alla regia

Sydney Sibilia ha da poco tramutato in un film esaltante la storia della prima radio libera italiana con Mixed by Erry, la storia di tre fratelli napoletani maghi delle audiocassette pirata, e ora si accinge a raccontare una band che ha segnato profondamente gli anni Novanta del Paese.

Hanno ucciso l’uomo ragno – la vera storia degli 883 è la serie prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia, e sta proseguendo le riprese da Roma a Pavia fino a dicembre.

È una storia che mi sta molto a cuore, la storia di due ragazzi e di come, con la loro straordinaria avventura, cambiano la musica italiana” ha dichiarato il regista.

Produzione e approdo nel piccolo schermo per il 2024

Prodotta da Sky in collaborazione con Groenlandia, questa dramedy – dunque un mix tra drama e commedy – sarà una co-produzione che entusiasmerà i fan e incuriosirà anche le nuove generazioni, quelle che comunque degli 883 hanno sempre sentito parlare.

Le riprese hanno avuto inizio il 27 giugno 2023, e si prevede che la serie arriverà sui nostri schermi entro il 2024, con ogni probabilità su Sky e in streaming su NOW.

Sebbene manchi ancora molto tempo all’uscita, sin da subito sono state create aspettative molto alte riguardo al risultato, e già non si fa che parlarne!

Di cosa parlerà la serie tv sugli 883?

La serie si concentrerà sull’epopea musicale e personale di Max Pezzali e Mauro Repetto, due giovani i cui destini si intrecciano tra i banchi di scuola, e che è la musica stessa a rendere inseparabili.

Grazie poi al loro incontro con grandi personalità musicali come Claudio Cecchetto e Pierpaolo Peroni, Max e Mauro si metteranno in cammino sulla strada per realizzare il loro sogno di diventare cantanti. Fino a divenire delle vere e proprie icone per i giovani di quegli anni.

Ad esempio, fuori Roma la produzione ha ricostruito l’Aquafan di Riccione, il luogo dove ogni musicista italiano vorrebbe trovarsi nell’estate del 1992, e dove i due ragazzi arrivano attesi da una folla di ragazzi che canta Sei un mito, Come mai e Hanno ucciso l’uomo ragno.

Due ragazzi in un vecchio motorino in centro
Immagine | @Sky – Spraynews.it

Pavia, provincia e sentimenti

La serie tv sugli 883 si concentrerà quindi sulla grande amicizia tra i due giovani, raccontando la loro musica e la vita in una città di provincia: Pavia.

Il racconto esplorerà le passioni condivise, le sfide affrontate e le relazioni complesse, regalando al pubblico uno sguardo approfondito sulla vita dei membri del duo e sulla loro straordinaria ascesa nel panorama musicale italiano.

I protagonisti del progetto

La serie tv sugli 883, a cura di Rovere e Sibilia, sarà composta da sette episodi, e i due protagonisti saranno interpretati dagli attori Elia Nuzzolo, nelle vesti di Max Pezzali, e Matteo Giuggioli, che darà vita a Mauro Repetto.

Le prime immagini dal set apparse sui social hanno suscitato grande interesse e curiosità tra i fan, che sono già in attesa trepidante per l’arrivo del prodotto concluso.

Cosa ne pensa Max Pezzali?

Il cantante è estremamente entusiasta. L’annuncio della nuova serie era stato dato dallo stesso Pezzali insieme a Sydney Sibilia ormai più di un anno fa.

Lo stesso cantante ha in questi giorni commentato le riprese della serie in corso a Pavia: «In città non si parla d’altro. Pavia è completamente paralizzata, sembra il più grande evento possibile».
«Si è creata una sorta di ossessione collettiva in città per la serie diretta da Sydney. Sono andato sul set un paio di volte e ho visto delle cose pazzesche».

Infine ha aggiunto: «Non vedo l’ora di guardare i primi episodi assemblati, perché le premesse sono veramente incredibili».

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