Per queste monete i collezionisti sono disposti ad offrire migliaia di euro. Si parla ovviamente delle vecchie Lire, modello ancora in voga
I collezionisti di monete e derivati andranno definitivamente in brodo di giuggiole dopo aver visto questi oggetti preziosi. Si tratta di un tipo di moneta che ha ovviamente fatto il suo tempo, ma che ancora oggi fa la differenza in numerose bacheche da collezione. Sono articoli che possono arrivare a valere fino a migliaia di euro. Insomma, cifre che in ambito da collezione sono molto più comuni di quello che si pensa.
Esistono alcune monete che valgono meno rispetto ad altre, ma non è questo il caso dei pezzi che andremo a citare. Dunque, se siete tra i fortunati possessori di questi prodotti, preparatevi a guadagnare letteralmente una fortuna grazie alla loro cessione. A meno che non siate voi stessi dei collezionisti, o comunque che non siate in procinto di diventarlo.
Ecco quanto valgono queste monete
Per parlare delle monete che valgono di più in circolazione, non si possono non prendere in causa le vecchie lire. Le 10 lire del 1947 rimangono il top di gamma, con un valore economico che può arrivare a valere fino a 4.000 euro per pezzo. Se ne trovano davvero poche in circolazione, oltre ad esserci anche tante imitazioni non originali. Proprio per questo valgono una fortuna.
Sempre nella stessa annata, si possono trovare dei riscontri interessanti dati anche dalle monete da 1 e 2 lire. La seconda moneta in particolare, oltre a valore fino a 2.000 euro, è fortemente correlata ad un evento storico di assoluta rilevanza. Nel 1947 De Gasperi firmò un trattato di pace con i Paesi che trionfarono alla Seconda Guerra Mondiale. Proprio per l’occasione, quindi, venne coniata questa moneta.
Andando un po’ più in là con gli anni senza mai distaccarsi dal passato, le 50 lire del 1958 hanno ugualmente il loro perché. I collezionisti possono arrivare a pagare fino a 2.000 euro per uno solo di questo esemplare, poiché raffigura il dio Vulcano che batte col martello sull’incudine la forma di una scritta. La scritta in questione è la seguente: “Repvbblica italiana”.
Da queste informazioni emerge un pattern ricorrente, ovvero il fatto che il valore delle monete correlate a particolari eventi storici acquistano ancora più valore. Sia a livello economico che percettivo, per i collezionisti e per il mercato delle monete rare in generale.